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#siamoalbuio

Lunedì 7 febbraio 2022 // 19 - 20

L’aumento dei costi di energia e materie prime, il calo dei consumi, l’incertezza per il futuro rischiano di pesare troppo sull’economia, sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie. Per questo le Associazioni aderenti a Confcommercio Trentino chiedono ai loro associati di spegnere, per un’ora lunedì 7 febbraio dalle 19 alle 20, le luci di negozi, bar, ristoranti, alberghi e tutti gli esercizi pubblici.

Davanti alla sede dei Comuni di Trento, Rovereto, Arco e della Provincia Autonoma di Trento, verranno consegnate le bollette dei soci per lanciare un appello affinché si trovino soluzioni rapide ed efficaci.

 

PARTECIPA ANCHE TU: SPEGNI LA LUCE DELLE TUE VETRINE! 

  • Spegni le luci per un'ora dalle 19 alle 20 di lunedì 7 febbraio
  • Fotografa le tue vetrine e condividi sui social network usando #siamoalbuio.
  • Diffondi l'iniziativa tra imprenditori e collaboratori!
  • Partecipa agli eventi davanti alle sedi comunali: segnala qui sotto la tua presenza!

 

 

#siamoalbuio | MATERIALE DI COMUNICAZIONE

 

Per dare maggiore risalto all'iniziativa è importante un'adesione ampia: scarica e appendi la locandina (per l'esposizione in vetrina è consigliabile consultare le regole del proprio Comune: contatta la tua Associazione per maggiori informazioni).

Scarica l'immagine profilo: quadrata | rotonda

 

 

 

#siamoalbuio | ADESIONI

 

Iscriviti per partecipare alla manifestazione qui 👇🏻

 

 

#siamoalbuio | LE RAGIONI

 

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un aumento quasi esponenziale dei costi dell’energia elettrica e delle materie prime. Costi che impattano sulla gestione aziendale fino a 2, 3 volte rispetto agli anni scorsi, a parità di consumi. Costi che non riguardano soltanto le imprese ma anche le famiglie, tanto che alcuni istituti di ricerca quantificano in oltre 1000 euro la spesa annua aggiuntiva in carico alle famiglie per le sole utilities energetiche. Un aumento che riduce drasticamente la capacità di spesa delle famiglie e incide sull’andamento dei consumi e, in definitiva, anche sull’inflazione: è realistico attendersi un valore dell’inflazione del 10%, se non oltre.

Le ragioni degli aumenti capiamo possano avere origini molto complesse; riguardano anche dinamiche geopolitiche internazionali, sulle quali talvolta pare che anche a livello nazionale il nostro potere di intervento sia limitato. Eppure di fronte al crescente malessere degli associati non possiamo tacere, né limitarci a dire che sono dinamiche che non possiamo controllare.

Questa crescita incontrollata è pericolosa in qualsiasi contesto, anche in una fase espansiva dell’economia. Ma lo diventa ancora di più in questo particolare momento, in cui le conseguenze della pandemia sono tutt’altro che scomparse. Anzi, siamo forse di fronte ad uno dei momenti più difficili dal gennaio 2020. Per una serie di concause, la cui analisi avrebbe certamente bisogno di un più approfondito dibattito, oggi assistiamo ad un calo preoccupante dei consumi: non occorre fare ricorso ai dati per constatare di come le nostre città, le nostre valli, diano l’impressione se non di un vero e proprio lock down, certamente di una ridotta vitalità. 

L’effetto combinato di questi due fattori, aumento dei costi e calo drastico dei ricavi, rischia di diventare una trappola senza uscita per molte imprese. La sostenibilità stessa di molte aziende è in pericolo e per questo abbiamo ritenuto che sia importante che l’intera nostra confederazione dia un segnale forte.

Con l’amministrazione provinciale e con quelle comunali il dialogo è positivo. Viene riconosciuta l’oggettiva difficoltà in cui versano famiglie e imprese, anche se mancano le possibilità di intervento per attuare provvedimenti significativi. Tuttavia, oggi abbiamo bisogno di un surplus di impegno, in grado di mettere in campo anche interventi straordinari se necessario.  C’è bisogno di prevedere il possibile congelamento delle bollette energetiche, così come dovrebbero essere rimesse in piedi le moratorie dei mutui, in generale aprendo un dialogo con gli istituti di credito che sia davvero incisivo. Dobbiamo anche parlare di ristori adeguati poiché la situazione non può essere scollegata dalla pandemia e dalla sua gestione. Siamo il Paese con il maggior numero di vaccinati e le maggiori restrizioni. A questo proposito, c’è bisogno anche di adeguare la durata del green pass dei turisti stranieri a quella stabilita dai vari paesi di provenienza.

 

#siamoalbuio | IL PROGRAMMA

 

Lunedì 7 febbraio 2022 

Alle 19.00 - Spegnimento delle vetrine di negozi ed esercizi pubblici

Alle 19.30 - Ritrovo davanti alle sedi dei Comuni di Trento, Rovereto ed Arco e consegna delle copie delle bollette alle istituzioni

Alle 20.00 - Corteo da via Belenzani a piazza Dante davanti alla sede della Provincia Autonoma di Trento

 

Informazioni

Per maggiori informazioni contatta la segreteria della tua Associazione!