La Ciclovia del Garda è un’opera che da anni (era il 2016 quando si è iniziato a parlarne in modo concreto) tiene banco fra tutti gli operatori del settore turistico, ma non solo. E la parte di quello che viene ormai da tuttichiamato “tratto trentino” (da Riva del Garda a Limone) è stata ancor più sotto i riflettori della politica.
Ora però sembra che le carte – o, per meglio dire, la terra – inizino in effetti a muoversi davvero. Così, Confcommercio Alto Garda e Ledro ha voluto incontrare il commissario straordinario incaricato della realizzazione del tratto ciclabile di competenza Francesco Misdaris per mettere un po’ di chiarezza su alcuni aspetti e tempistiche. Ne è emerso un confronto molto positivo, durante il quale i rappresentanti delle varie categorie commerciali hanno potuto esprimere le loro osservazioni sul progetto, ricevendo – di contro – risposte precise e confortanti. Su tutte, emerge senz’altro il fatto che nei primi mesi del 2027 si potranno finalmente mettere le due ruote sulla suggestiva passerella che costeggia il lago.
«Un’ottima notizia per tutto l’Alto Garda – sono le parole del Presidente generale dell’Associazione e dei Commercianti Claudio Miorelli, che ringrazia il commissario per essersi mostrato disponibile all’incontro – ma staremo col fiato sul collo a chi di dovere per garantire che questa data venga rispettata». Lo stesso Presidente pone poi l’accento sull’aver appreso il dato confortante che i pur importanti costi dell’opera andranno ad essere ammortizzati in un decennio, a fronte di un’infrastruttura che avrà una “vita” garantita di almeno un secolo.
La soddisfazione che si respirava al tavolo ha trovato alimentazione anche con il compiacimento degli altri tre Presidenti territoriali delle categorie presenti: «Il progetto è stato condiviso da tempo, i lavori sono in corso, ma a questo punto è cruciale concluderli nel più breve tempo possibile» sono le parole di Enzo Bassetti (Unat). Gli fa eco anche Paolo Turrini (Associazione dei Ristoratori), il quale pone l’accento sull’importanza delle rassicurazioni avute dal punto di vista ambientale, che hanno finalmente chiarito che «nei momenti di concertazione avvenuti oramai quasi un decennio fa, ben tre referenti di Legambiente hanno avallato il progetto, portando le giuste osservazioni e modifiche allo stesso, a tutela del nostro meraviglioso territorio». Sulla stessa lunghezza d’onda Vasco Bresciani (Associazione dei Pubblici Esercizi), sottolineando la strategicità del portare a compimento i lavori della Ciclovia e lasciando così trasparire la comune e insindacabile convinzione di tutte le componenti sull’importanza dell’opera.