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«Gestione dell'età e invecchiamento attivo», il convegno su narrazioni e prospettive dell'Age Management

Narrazioni e prospettive in Italia e in Provincia di Trento

18/12/2024

Una giornata di riflessione e condivisione di esperienze su iniziative, pratiche e opportunità per monitorare e migliorare le azioni di Age Management in Provincia di Trento: è stato il focus sul quale si sono confrontati esperti e accademici nella Sala Belli del palazzo sede della Provincia, che ha ospitato il convegno "Gestione dell'età e invecchiamento attivo". Narrazioni e prospettive in Italia e in Provincia di Trento".

In apertura la dirigente dell’UMSe coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all'estero Ileana Olivo ha sottolineato: "Il tema è estremamente importante e composito e i lavori del Tavolo di regia provinciale costituito con l'attuale legislatura sono ora confluiti in un documento programmatico generale della Provincia. Fin dalle prime riunioni del Tavolo tutti i partecipanti si sono mostrati estremamente motivati, la composizione è uno spaccato della società istituzionale e civile del Trentino: ognuno ha un messaggio forte da portare e dei compiti da realizzare. Questo incontro, tra l'altro, segna l'inizio di partecipazione della Provincia ad un progetto più ampio di lavoro, quello del coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo".
Ha poi portato i suoi saluti, con un contributo video, il dirigente del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Ferrante, che ha ringraziato gli organizzatori e i partecipanti al convegno, ricordando l'esistenza di una rete consolidata di stakeholders nazionali in materia di invecchiamento attivo, composta da 80 referenti di parte pubblica, privata e della società civile.

In chiusura della mattinata il direttore dell'Ufficio coesione territoriale PAT Luciano Galetti ha illustrato l'azione del Tavolo di regia provinciale per l’Age management e l’invecchiamento attivo, che si occupa di mettere a punto strategie per la formazione di operatori e formatori, di scambiare esperienze, fare rete, attivare sperimentazioni. Del Tavolo fanno parte esponenti di Associazioni di categoria, Consorzio dei comuni, Agenzia del lavoro, Dipartimento Sviluppo economico e altri Servizi PAT, Apss, Sindacati, Comuni di Trento e Rovereto, UPIPA. "La Provincia ha attivato in determinati contesti, anche originali rispetto al quadro nazionale, iniziative specifiche. Il fatto che non vi sia una legge provinciale sull’Age management e l’invecchiamento attivo rispecchia la volontà di lasciare che nell’ambito dei singoli filoni di intervento delle varie policy rimanessero forti investimenti su questi temi, secondo le diverse prospettive, lasciando ad una istanza di coordinamento come il Tavolo le funzioni di accompagnamento, sensibilizzazione e soprattutto di raccordo", ha detto Galetti.

Nel corso della mattinata si è posta l’attenzione sulla realtà nazionale attuale e le tendenze in atto, che sono state presentate da Alessandro Rosina, docente di Demografia e Direttore LSA, Università Cattolica di Milano, mentre il progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo è stato al centro del contributo di Francesco Barbabella, ricercatore di IRCCS INRCA, Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento di Ancona, parte del team di ricerca che coordina e monitora le politiche di invecchiamento attivo in Italia fin dal 2019.

È stata quindi la volta del sostituto dirigente dell’Istituto di statistica della Provincia di Trento (ISPAT) Vincenzo Bertozzi, che ha presentato i dati della realtà nella nostra Provincia, seguito da una relazione di Federico Manfredda, che ha accompagnato fin dall'inizio le varie iniziative dell’esperienza pluriventennale trentina.

Franco Fraccaroli, Professore di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Università degli Studi di Trento ha illustrato il progetto provinciale ventennale apripista “Aware”, sull’invecchiamento nelle organizzazioni di lavoro e gli interventi a favore degli over 45. Delle risposte che si attendono gli “older workers”, sempre più numerosi nelle organizzazioni del futuro ha parlato Alberto Zanutto, Università di Macerata e collaboratore IRS Milano, seguito dal docente dell’Università di Saragozza Francesco Marcaletti, che in un intervento registrato ha tracciato il profilo del formatore per le richieste di nuove strategie di apprendimento degli adulti, con il progetto europeo E+ “ToSwitch” di cui è stata capofila la Provincia autonoma di Trento.

Nel pomeriggio ha aperto i lavori Sergio Rocca, responsabile della Formazione di Confcommercio Trentino, che ha posto l’attenzione sul valore inestimabile che i lavoratori senior portano in termini di esperienza, competenze e conoscenze. Confcommercio ha implementato una serie di misure concrete per supportarli e facilitarne la permanenza e il benessere all’interno dell’organizzazione. Tra queste, la flessibilità nell’orario di lavoro, l’aumento dell’indennità pasto, il part-time calibrato, una maggiore libertà nell’organizzazione delle attività per i “silver workers”, l’integrazione generazionale che valorizza le diverse fasi della carriera.

La sociologa della salute e ricercatrice presso la Direzione integrazione socio sanitaria di APSS Ilaria Simonelli ha illustrato il metodo di lavoro del gruppo provinciale partecipato, composto da AmicaCOOP, APSS, ASAT, Associazione Donne in Cooperazione, CGIL, EBAT, PAT, SEA, UPIPA, dedicato al tema dell’Age Management in ambito "salute", per capire come agire per rispondere all’invecchiamento della popolazione lavorativa e per assicurare la valorizzazione delle diverse competenze.

La sostituta dirigente del Servizio Sicurezza e gestioni comuni PAT e coordinatrice del progetto “PAT4street” Stefania Allegretti, ha evidenziato come con questo progetto l’Amministrazione provinciale abbia voluto investire sullo sviluppo del capitale umano, in particolare dei dipendenti del Servizio gestione strade, in ottica sistemica, con azioni che puntano ad una cultura organizzativa dell’accoglienza e del benessere, per sostenere la talent acquisition e la retention del personale ad ogni età. Sono 10 le linee di azione attuate per il raggiungimento di questi obiettivi, tra queste una puntuale formazione, anche in collaborazione con TSM - Trentino School of Management, un programma di mentoring e un servizio di ascolto e supporto che hanno coinvolto circa 100 tra neoassunti, caposquadra e direttori di zona.

Un quadro di ciò che viene realizzato nel sistema delle APSP che aderiscono al Distretto Spazio Argento è stato presentato attraverso un’infografica da UPIPA. A seguire, gli interventi di Desirée Pedulla e Federica Rottaris del Servizio politiche sociali PAT e Cinzia Benini del Servizio Welfare e Coesione Sociale del Comune di Trento. Quale snodo di connessione tra reti e professionisti del territorio, Spazio Argento orienta i cittadini ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari e promuove attività di invecchiamento attivo. Obiettivo dell'intervento è stato quello di presentare la cornice istituzionale e l'operatività locale di un modello di welfare anziani integrato e di prossimità.

Sono stati quindi presentate le iniziative di Age management nelle APSP del Trentino, con un focus sull’esperienza della “Giacomo Cis” di Ledro, con il contributo di Eleonora Negri di UPIPA.

La responsabile dell’Area Lavoro e Inclusione di Consolida Giuseppina Valenti ha sottolineato l’importanza di rimettersi in gioco in un nuovo contesto lavorativo, come accade in seno al "Progettone". Ha quindi portato l’esempio di una cinquantina di donne che hanno potuto beneficiare di formazione iniziale, accompagnamento e supervisione nel passare da un’attività pregressa come operaie in aziende manifatturiere ai servizi alla persona in Apsp, grazie all’azione sinergica del SOVA PAT, UPIPA e Cooperazione sociale.

In chiusura Sara Campedelli HR Director di Aquafil S.p.a e membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Trento con delega a “Lavoro, Welfare e Parità di genere”, ha affrontato le politiche di gestione dell’età dal punto di vista datoriale, anche in relazione ad alcune specifiche azioni sperimentate in azienda.