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Arrivano gli Indici sintetici di affidabilità - ISA, spariscono gli studi di settore

25/06/2019

A partire dal periodo d’imposta 2018, quindi nella dichiarazione redditi 2019, spariscono gli oramai obsoleti studi di settore e sono sostituiti dagli ISA (indici sintetici di affidabilità). Con appositi provvedimenti sono stati approvati i 175 modelli relativi al 2018 e sono così suddivisi:
 

num. Tipo
2 Agricoltura
52 Commercio
61 Servizi
37 Manifattura
23 Professionisti


Gli ISA esprimono un giudizio di sintesi sul grado di affidabilità delle imprese attribuendo loro un voto che va da 1 (bassa affidabilità fiscale) a 10 (alta affidabilità fiscale). Qualora dall’applicazione degli ISA consegua una valutazione positiva è previsto un sistema premiale. Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio 2019 è previsto che il regime premiale è riconosciuto se il voto è pari o superiore ad 8. Sono previste due tipologie di indici:


• indici di affidabilità (ricavi/reddito/ valore aggiunto per addetto);
• indici di anomalia (esempio costo del venduto negativo).


Gli indici sintetici di affidabilità oltre a valutare il grado di affidabilità nel contesto in cui operano imprese, si pongono anche il fine di rilevare la presenza di anomalie di carattere contabile e gestionale.
La finalità degli ISA possono essere così riassunte:


• favorire l’emersione spontanea della base imponibile ed il rispetto degli obblighi tributari;
• incentivare il dialogo tra contribuenti e fisco per favorire l’adempimento spontaneo da parte di imprese e professionisti e migliorare la loro affidabilità fiscale.


Con gli ISA viene superata la situazione presente negli studi di settore dove al contribuente veniva attribuito un esito di congruità/non congruità, coerenza/non coerenza. Gli ISA consentono quindi al contribuente di conoscere il suo grado di affidabilità fiscale nonché di migliorarlo:
1) correggendo ovvero eliminando eventuali anomalie;
2) indicando in dichiarazione degli ulteriori componenti positivi, è prevista la possibilità di “adeguarsi” in dichiarazione per migliorare il grado di affidabilità.


Differenze tra Isa e studi di settore

Negli Studi di settore, qualora il contribuente fosse risultato “non congruo” ai risultati degli studi di settore (GE.RI.CO), potevano scaturire dei controlli fiscali (accertamento di carattere presuntivo), anche se va ricordata la copiosa giurisprudenza della Cassazione la quale ha notevolmente depotenziato tale funzione degli studi di settore. Al contrario gli ISA non hanno un fine “accertativo” ma, come già precisato, intendono creare un dialogo tra fisco e contribuente. Altro aspetto che li differenzia dagli studi di settore, è il periodo di riferimento assunto per la loro realizzazione, dato che avviene prendendo come riferimento otto anni invece di uno, quindi contenendo più informazioni dovrebbero arrivare a stime più precise ed affidabili.

 

Coefficiente individuale

Negli ISA è presente un “coefficiente individuale” che consente di personalizzare la stima per singolo contribuente e di stimare le differenze nella produttività delle diverse imprese (dovute alle capacità manageriali, potere di influenza il mercato, ecc.).

 
Attività di accertamento - liste selettive

Ai sensi dell’art. 9 bis del d.L. 50/2017, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza nel definire le strategie di controllo tengono conto dei risultati degli Isa. Con provvedimento del 10 maggio 2019, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che qualora il risultato degli ISA sia inferiore / uguale a 6 il contribuente potrà essere inserito nelle liste selettive da sottoporre a controllo fiscale.


Informazioni:
Servizi Imprese CAF Srl, dott. Mauro Longo
(tel. 0461/880600)