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Fondi Strutturali Europei: il punto della situazione della Commissione europea

13/01/2020

L’attuale livello di spesa dei fondi strutturali europei risulta essere inferiore rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013 (a fine Ottobre 2019 risultava pari solamente al 36% del totale disponibile). I dati emergono dalla relazione 2019 di fine anno della Commissione Europea sull'implementazione dei fondi europei strutturali e di investimento.

Nel report annuale la Commissione, pur riconoscendo il raggiungimento di una maggiore soglia di trasparenza nella gestione dei fondi, evidenzia insoddisfazione rispetto all’introduzione della regola “N+3” che concede 3 anni di tempo agli Stati per certificare una spesa prima di perdere le relative risorse. Questa concessione, secondo l’esecutivo, ridurrebbe la pressione necessaria per una rapida attuazione del bilancio e rallenterebbe l’allocazione delle risorse.

A partire dal 2021 sarà quindi chiesto un ritorno alla precedente regola “N+2” per velocizzare l’operatività dei Paesi membri nella gestione dei fondi assegnati. Tra le note critiche messe in evidenza, spicca la necessità di velocizzare e migliorare la qualità delle valutazioni di impatto dei progetti.

Per quanto riguarda invece la voce di spesa inerente ricerca, sviluppo, innovazione e competitività delle piccole e medie imprese europee si evidenzia un’incremento dell’interesse e della relativa spesa (selezione di progetti per 117 Miliardi sui 163 disponibili), confermando l’importanza strategica di risorse finanziarie aggiuntive dedicate in particolare a piccole e micro imprese per affrontare la rapida evoluzione dei mercati e i processi di digitalizzazione e innovazione.

Approfondimenti:
Per una spiegazione semplificata sui fondi strutturali clicca QUI
Report annuale sull'utilizzo dei fondi europei strutturali e di investimento.pdf