Anche quest’anno il Castello del Buonconsiglio ha fatto da cornice alla nuova edizione di Autumnus città di Trento – i frutti della terra, a cura della Proloco Centro Storico Trento, che ha arricchito il programma con veri e propri itinerari del gusto tra esclusivi palazzi del centro storico del capoluogo ed esperti di fama nazionale e internazionale del mondo del vino e del cibo, tutto all’insegna della valorizzazione delle eccellenze e delle specificità enogastronomiche del trentino.
Negli stessi giorni dal 17 al 20 ottobre, avvantaggiandosi della contemporaneità con la suggestiva kermesse autunnale, Palazzo Roccabruna ha ospitato la settima edizione di Profumo di pane trentino: l’arte del buon pane di montagna, un’iniziativa realizzata dall’Associazione Panificatori, in collaborazione con la Camera di Commercio I.A.A. di Trento, dedicata alla promozione e valorizzazione del pane fresco del territorio, della figura professionale del panificatore e del maestro artigiano panificatore trentino.
Un ricco calendario di appuntamenti con oltre 200 eventi, di cui 30 interamente dedicati al mondo dell’arte bianca, tra laboratori del gusto e degustazioni, show cooking, abbinamenti enogastronomici, approfondimenti tematici e cene stellate: tra i protagonisti dell’evento, anche in questa nuova edizione, i panificatori trentini e la preparazione dei loro prodotti artigianali: cinque diverse tipologie di pane a filiera corta, il Pantrentino, il Pane al Mais, il Pane di Segale, il Pane delle Dolomiti e il Pane delle Palafitte, con tante ricette della tradizione per valorizzare il pane raffermo e preparare gustosi piatti dagli ingredienti poveri, che erano parte fondamentale nella vita quotidiana e rappresentavano il sostentamento delle antiche popolazioni della nostra regione.
Da giovedì a domenica la sede delle attività di promozione territoriale della Camera di Commercio di Trento ha abbinato, nelle sue sale risalenti all’epoca del Concilio di Trento, il pane fresco artigianale trentino a taglieri di salumi nostrani e formaggi d'alpeggio, il tutto accompagnato da vini dell’Enoteca, con l’opportunità di approfondire aspetti legati alle tecniche di panificazione, alle caratteristiche delle materie prime e all’origine dei prodotti con laboratori didattici a cura dei docenti e degli studenti dell'Istituto di Formazione Professionale Alberghiero - Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto e il supporto degli esperti dell’Associazione panificatori della provincia di Trento che sono riusciti a soddisfare ogni curiosità intorno al mondo dell’arte bianca.
Ogni giorno è stato possibile degustare, nelle sale rinascimentali del palazzo, colazioni sostanziose che trovano le loro origini nel rigore del clima di montagna: un tuffo nel passato con i sapori di una volta, con colazioni a base di pane fresco, latte, burro, yogurt, miele, confetture, succo di mela, tutti prodotti a Marchio Qualità Trentino e non sono mancati gli appuntamenti quotidiani con i laboratori di arte bianca aperti ai bambini ed alle loro famiglie, per far riscoprire e degustare ai partecipanti, presentate da maestri artigiani e docenti della scuola di arte bianca di Rovereto, ricette tipiche della tradizione popolare trentina, come il Cuccalar, lo Sdramel, la Tronda, la Pinza Mochena la Pònz e il Brazedel.
È importante ricordare che in Trentino la produzione di pane fresco, da sempre alimento principe nella dieta delle popolazioni alpine, si lega indissolubilmente al tema dell’agricoltura di montagna e che le diverse forme e tipologie di pane, così come le ricette che valorizzavano il pane raffermo per preparare gustosi piatti dagli ingredienti poveri, erano parte fondamentale nella vita quotidiana e rappresentavano il sostentamento delle antiche popolazioni della nostra regione.
Nella centralissima piazza della Mostra, nuovo “salotto” della città con quasi 6 mila metri quadrati di spazi innanzi al castello del Buonconsiglio, è stato realizzato dall’Associazione panificatori un laboratorio di arte bianca aperto al pubblico, un vero e proprio laboratorio di panificazione in cui - con il supporto dell'Istituto di Formazione Professionale Alberghiero Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto e dei panificatori e maestri panificatori trentini - si è rievocato, in modo nuovo e scenografico il processo produttivo delle diverse tipologie di pane fresco e dei dolci da forno trentini. È stata fatta conoscere al pubblico l’antica arte di preparare il prezioso alimento per riscoprirne profumi, sapori e aromi che fanno parte della cultura alimentare locale, facendo rivivere ricordi ancestrali ed emozioni legate al piacere del delicato profumo del pane.
Tre le principali novità di questa nuova edizione la contemporaneità con il Festival dello Sport, grazie al quale il Mercato di Autumnus ha aperto le porte giovedì 10 ottobre, e la presentazione al pubblico del pane delle palafitte: un nuovo prodotto panario ideato dall’Associazione panificatori della provincia di Trento, e riprodotto seguendo tecniche e ingredienti utilizzati nella preistoria. Un recente studio su un reperto archeologico di pane risalente all’Età del Bronzo, scoperto nel 1937 tra i resti delle palafitte di Ledro, ha consentito agli scienziati dei Musei Civici di Como e all’Università di Trento, in collaborazione con il MUSE, la CCIAA e l’Associazione Panificatori di Trento, di analizzarne e ricostruirne le caratteristiche organolettiche con l’intento di riproporre l’innovativo prodotto panario sulle tavole dei consumatori trentini. Durante l’evento è stato possibile riscoprirne lo straordinario sapore, conoscerne la ricetta, le antiche tecniche di cottura e gli strumenti utilizzati dagli antenati attraverso i Maestri Artigiani Panificatori e la Scuola di Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto che riproporranno l’inedita ricetta al pubblico presso il laboratorio di arte bianca aperto al pubblico in piazza della Mostra.
Non è mancata, in occasione dell’inedita cena “Stelle al Castello”, presso le suggestive sale del Castello del Buonconsiglio di sabato 12 ottobre, la presentazione di una ricetta di pane fresco trentino interpretata in abbinamento a piatti di chef stellati, i quali con le loro portate hanno saputo far riscoprire sapori e tradizioni dell’antico mondo contadino, riportandoli sulle tavole dei commensali trentini. Infine i visitatori hanno potuto assistere a presentazioni e preparazioni di ricette tradizionali narrate direttamente dai panificatori e dai maestri artigiani panificatori trentini.
«Vogliamo far conoscere ai consumatori, cittadini e turisti, - spiega il presidente dell’Associazione panificatori Emanuele Bonafini - l’importanza del pane fresco, quello che i panificatori trentini producono quotidianamente nei loro laboratori. Un’attività che avviene di notte e che, con questo evento, possiamo far conoscere alla città ed ai consumatori. C’è poi il tema importante della riscoperta delle materie prime, che i nostri panificatori stanno cominciando ad utilizzare con sempre maggiore frequenza, e la possibilità di far vedere e far toccare con mano come si produce un pane fresco, di qualità, senza l’impiego di ingredienti che alterino la genuinità e la fragranza del prodotto. La collaborazione con i giovani della nostra Scuola di Arte bianca è un ulteriore tassello che impreziosisce questo evento bellissimo e imperdibile».
Un'iniziativa realizzata con il supporto dell'Istituto Professionale Alberghiero di Rovereto - Arte Bianca e Pasticceria e il sostegno della Provincia Autonoma di Trento.