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Le osservazioni delle Agenzie di viaggio ai provvedimenti provinciali

Fiavet ha trasmesso al presidente Fugatti un documento sulle Misure urgenti per imprese e famiglie

17/03/2020 da Ufficio stampa

Il Consiglio Direttivo Fiavet ha sintetizzato in un documento le proprie osservazioni al disegno di legge che la Provincia Autonoma di Trento si appresta a definire per limitare i danni dell'emergenza Coronavirus in Trentino.

Le agenzie di viaggio si dichiarano molto preoccupato per quanto accadrà alle imprese quando tutto ciò sarà terminato. Il settore delle Agenzie di Viaggio è stato il primo a risentire degli effetti dell’emergenza sanitaria immediatamente a partire dalla situazione in Cina di fine gennaio e sarà l’ultimo a ripartire, perché mentre si spera riprenderà la socialità nei bar e ristoranti, è difficile immaginare che la gente avrà voglia e potrà ripartire in vacanza.

Oggi si parla di cancellazione dei voli fino a luglio in seno ad una riorganizzazione di ogni singolo vettore. Si leggono già drastiche previsioni di fallimenti in massa dei vettori aerei con riduzione della loro operatività fino al 75% nei mesi di aprile e maggio.

«Misure come il credito d'imposta - spiega Fiavet - non sono risolutive: per utilizzare il credito d’imposta bisogna avere tasse da pagare e per pagare tasse bisogna avere reddito. Quale reddito potranno avere le agenzia di viaggi (quelle trentine per la nostra competenza) che avranno perso il 100% del fatturato del primo semestre dell’anno che vale quasi l’80% del fatturato annuo?»

Queste le voci critiche che le agenzie di viaggio dovranno sostenere indipendentemente dalle vendite:

  • calo sensibile e/o blocco quasi totale di fatturato da gennaio (da quando esplose la situazione in Cina l’Oriente non si vendeva più) con conseguente perdita di redditività;
  • accesso al Fondo Trentino di solidarietà per il personale;
  • costi fissi non recuperabili con credito d’imposta (affitto);
  • costi di stampa e promozione cataloghi inutilizzabili;
  • costi legati alla cancellazione di viaggi d’istruzione non rimborsati dal fornitore;
  • costi legali a contenziosi (clienti e fornitori);
  • costi per promozione e marketing per ripartire;
  • maggiori costi per tutela della salute dei lavoratori (assicurazioni integrative specifiche copertura COVID-19 – costi di disinfestazione ecc.);
  • contributo per i titolari (€ 600,00 a marzo, ma poi?).

Oltre ovviamente a tutto ciò che rimane comune a tutti i settori (accesso al credito, riduzione dei tassi di interesse, dilazioni di pagamento ecc.). Due eventuali proposte di soluzioni, per coprire le perdite a chiusura del bilancio 2020:

  • contributo su queste perdite a fondo perduto o contributo in credito d'imposta su 7 anni (in ragione del regime speciale iva che hanno le agenzie di viaggio);
  • mutuo a costo 0 e interessi 0 (sull'esempio dei contributi a seguito della tempesta Vaia) per minimo 60 mesi a copertura delle perdite, con durata modulabile in funzione della capacità di rientro.