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Pubblici esercizi, l'Associazione scrive ai candidati Sindaco di Trento

In un documento i temi principali per l'agenda della futura amministrazione

08/09/2020 da Ufficio stampa

L'Associazione dei pubblici esercizi del Trentino ha inviato a tutti i candidati sindaco della città di Trento un documento contenente alcuni temi di particolare rilievo per la categoria: sono argomenti che l'associazione, guidata da Roman Fabia, si augura che possano trovare spazio nella futura agenda dell'amministrazione cittadina. 

«Le attività economiche - si legge nella lettera - in particolar modo le attività del terziario di mercato a cui i pubblici esercizi appartengono, sono il cuore pulsante della città nonché componenti attive dello sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Per questo la nostra Associazione ritiene che nella predisposizione degli indirizzi di programmazione economico-amministrativa dei candidati Sindaco, non si debba prescindere dall’apporto che le categorie economiche possono dare».

«I pubblici esercizi, in particolare, sono luogo di incontro e di aggregazione della città, sono prossimi alla piazza, direttamente affacciati sulle strade e, dunque, sulla vita della comunità.  Sono presidio essenziale per la vivibilità di una città, e  la loro qualificazione di fatto, arricchisce il contesto di vie, piazze e zone di periferia. Ecco perché chiediamo ai candidati Sindaci di tenere nella giusta considerazione le istanze della scrivente Organizzazione, che vengono sinteticamente riportate nel documento allegato».

 


ELEZIONI COMUNALI 20 E 21 SETTEMBRE 2020
LE ISTANZE DEGLI ESERCENTI 

SICUREZZA - DEGRADO - VIVIBILITÀ

Contro il degrado civile servono misure ferme e interventi di sostanza, non buonismo e il rischio degrado è troppo forte per essere ignorato.

Serve un segnale forte e sostanziale. A seguito dei frequenti episodi di delinquenza perpetrati ai danni di privati cittadini e di esercizi pubblici, non è confortevole fare raffronti con altre città, per dire che Trento è tutto sommato “un’isola felice”, come spesso abbiamo sentito dire.

Non deve passare il concetto che in Trentino, e in particolare a Trento, la delinquenza sia ancora sotto la media nazionale e che, per tanto, non si debba creare allarmismo. 

Nonostante le molteplici pressioni che l’Associazione nel tempo ha sempre evidenziato in occasione degli incontri con l’Amministrazione e tramite lettere, il problema viene continuamente sotto stimato, come se fosse un fatto “fisiologico”. Crediamo che, nell’agenda dei problemi dei nostri rappresentanti politici, il tema “sicurezza” debba rappresentare una priorità.

Occorre che gli amministratori pubblici, del capoluogo e degli altri enti, diano un segnale forte e sostanziale, per fermare questo degrado che, lo ripetiamo, a nostro avviso si riscontra, seppur in misura minore, anche a partire dagli atti vandalici cui quotidianamente assistiamo, dall’imbrattamento delle superfici pubbliche e private, ai danneggiamenti dell’arredo urbano e dei pubblici esercizi. Noi vogliamo lavorare in serenità, i cittadini vogliono vivere in sicurezza.

PARCHEGGI - VIABILITÀ

È necessario poter vivere di più la città, considerando una diversa viabilità e ripensando al sistema parcheggi.       

L’attuale sistema di sosta previsto dall’Amministrazione è assai penalizzante per le attività economiche in genere, ma soprattutto per quelle operanti nel centro storico. Per questo motivo è utile pensare ad una sostanziale revisione dell’attuale sistema dei parcheggi, soprattutto per quanto riguarda la loro distribuzione tra quelli a pagamento e quelli a orario gratuito. Si propone, in primo luogo di prevedere la gratuità per la prima ora di sosta, nonché  di istituire la sospensione della tariffa per l’orario di pranzo e l’ipotesi di invertire la tariffazione: le prime ore di sosta non siano le più care ma le più economiche. 

Infine, prevedere parcheggi a sosta oraria gratuita davanti alle attività economiche. Prevedere una zona di gratuità per i dipendenti che lavorano in città.

TRENTO CITTÀ TURISTICA - NOI PROTAGONISTI 

Gli operatori cittadini contribuiscono a rendere la città e in particolar modo il centro storico accogliente, usufruibile, dal punto di vista turistico Trento è diventata “attrattiva” (MUSE, Mercatini di Natale, Festival dell’Economia, Manifestazioni/Esposizioni varie) e non dimentichiamo che il “pubblico esercizio” è per natura luogo di aggregazione dove ogni giorno centinaia di persone si incontrano, si scambiano opinioni, parlano di politica.

Spazio dedicato al cosiddetto “fuori casa” cioè cibo, bevande, intrattenimento, per giovani e anziani, uno spazio dove si trascorre una parte importante del proprio tempo libero, dove il business che ne deriva, salvo casi particolari, è inferiore al tempo che questa attività richiede. 

Sostenere questo tipo di attività significa – in sostanza – sostenere la vivibilità della città socialmente e turisticamente.  

MOVIDA CITTADINA

Altro tema importante per gli esercenti: le conseguenze causate dalla cosiddetta “movida”. Non sono solo i pubblici esercizi ma tutte le attività commerciali, in particolare del centro storico, a dover “scontare” le conseguenze derivanti dalla movida incontrollata e male gestita.

Disturbo alla quiete pubblica, sporcizia, atti di vandalismo, sono solo alcuni degli effetti che penalizzano sia gli esercenti che i residenti del centro cittadino. 

Riteniamo che questo fenomeno debba essere costantemente monitorato ed ispezionato dagli Organi preposti al controllo; già gli esercenti sono chiamati a vigilare sul rispetto di numerose normative (alcol minori, divieto di fumo, prescrizioni in relazione all’emergenza Covid -19) e dunque, non possono e non devono farsi carico di ciò che accade anche all’esterno del proprio locale. 

ECONOMIA - LE ALTRE COMPONENTI ECONOMICHE CITTADINE  

Trovare soluzioni affinché tutte le componenti economiche cittadine possano lavorare a supporto l’una dell’altra, pur nel rispetto della specificità di ognuna, questo significa non subire più la concorrenza scorretta da parte di altri soggetti che come noi somministrano, ma non a parità di requisiti e regole.

La strada della liberalizzazione non ha innalzato il livello della qualità: perché la professionalità non si improvvisa a scapito dell’offerta e della salute dei consumatori.

Intendiamo certamente sottolineare la necessità di dialogare con le altre componenti economiche del centro storico perché siamo convinti che solo un ragionamento complessivo possa ridare al centro cittadino la sua giusta dimensione e vocazione.   

BUROCRAZIA – DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Ogni giorno gli imprenditori devono occuparsi di una miriade di incombenze che sottraggono tempo al loro lavoro e diventano un doppio ostacolo alla qualificazione ed alla crescita della loro azienda.

Doppio perché è tempo sprecato e perché è tempo che, in questi tempi, servirebbe come non mai per far sviluppare l’azienda.

Per far evolvere ed innovare la propria azienda servono due pilastri: il tempo e le risorse. Tra calo dei consumi, una clientela sempre più accorta ed esigente, e la stretta delle banche che hanno alzato le barricate e chiuso i rubinetti, le risorse sono sempre meno per le piccole imprese. 

I bilanci devono fare i conti con una situazione molto complicata nella quale riuscire ad ottenere i risultati dell’anno prima è visto quasi come una conquista. 

Gli adempimenti devono essere semplici, comprensibili e univoci. L’imprenditore dovrebbe essere messo in grado di risolvere velocemente e da solo gli obblighi burocratici, anche tramite l’utilizzo di nuove tecnologie digitali.