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5a edizione della Giornata della Legalità

Il messaggio di Mattarella a Confcommercio e i dati dell’indagine

29/11/2017

Lo scorso 21 novembre si è tenuta a Roma la Giornata di Confcommercio “Legalità, mi piace!”.

La giornata di lavori si è aperta con la lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al Presidente Carlo Sangalli.

 

Nel messaggio, Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza di questa indagine “La Giornata della Legalità, meritoriamente organizzata anche quest'anno dalla Confcommercio, costituisce un contributo prezioso per l'intero Paese.” Soprattutto perché “dopo la lunga e profonda crisi economica, gli indicatori della crescita sono tornati positivi. E' una grande occasione per l'Italia e per l'Europa di cui siamo parte. Affermare la legalità e contrastare le varie forme di criminalità sono condizioni di sviluppo. L'abuso, la corruzione, la violazione delle regole, la sopraffazione, vanno combattute con rigore ed efficacia. Solo l'affermazione dei principi di legalità è garanzia di sicurezza per i cittadini e per le imprese."

 

Da alcuni anni Confcommercio-Imprese per l'Italia realizza, con il supporto di GfK Italia, un’indagine sulla criminalità che colpisce le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. All’indagine, che è stata realizzata dal 25 settembre a fine ottobre, hanno partecipato circa 4.500 imprese.

 

Questi i temi trattati dall’indagine quest’anno:

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la percezione sull’andamento della criminalità (con particolare riferimento a estorsioni, usura, furti, rapine, contraffazione e abusivismo)

 

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l'esperienza di minacce/intimidazioni per finalità di estorsione, indiretta e diretta

 

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la natura delle minacce/intimidazioni

 

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le risposte alle richieste estorsive

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le misure di prevenzione e tutela adottate

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le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese

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le percezioni sulle leggi che contrastano i fenomeni criminali

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l'esperienza di taccheggio

 

In dati del Trentino Alto Adige

I dati rilevati nella nostra regione mostrano che le imprese partecipanti percepiscono  un peggioramento del livello di sicurezza per la propria attività per quanto riguarda abusivismo, furto e rapine. Estorsione ed usura sono invece percepiti come fenomeni in calo. L’esperienza diretta o indiretta di criminalità si rivela tuttavia notevolmente più bassa rispetto alla media nazionale (ad eccezione del fenomeno del taccheggio, allineato con la media nazionale). Sono più numerosi in Trentino Alto Adige coloro che dichiarano di star pensando a dotarsi di un arma di difesa personale.

Diversamente dalla media nazionale, inoltre, in Trentino Alto Adige la collaborazione con le forze dell’ordine e la denuncia sono considerate misure di sicurezza più efficaci rispetto ad impianti d’allarme e vigilanza privata. Degni di nota i dati che riguardano l’associazionismo: la propria associazione di categoria è fortemente percepita come uno strumento valido per la protezione della propria attività.

Il Trentino Alto Adige è in linea con la media nazionale nel ritenere per niente o poco efficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali e sarebbe favorevole ad un inasprimento delle pene. Alla domanda “i condannati scontano realmente le pene?” le imprese del nostro territorio si dimostrano  leggermente più ottimiste.