Salta al contenuto principale
astratto

INSIEME,

troviamo soluzioni

 
comprimi barra di ricerca

Al via con il decreto del Governo firmato dai ministri Poletti e Padoan il Fondo territoriale di solidarietà

Il decreto è del 1° giugno, porta le firme dei ministri del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ed è stato al centro degli incontri svoltisi con il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi nei giorni scorsi, dietro le quinte del Festival dell'Economia: parliamo dell'atto governativo che apre la strada alla costituzione del Fondo territoriale intersettoriale, o meglio del Fondo di solidarietà del Trentino, presentato ieri da Olivi assieme al presidente dell'Agenzia del lavoro Riccardo Salomone agli organi di informazione.

Il decreto appena varato dal Governo, che istituisce il Fondo di solidarietà, porta in calce, come abbiamo detto, le firme dei ministri Padoan e Poletti, ed è stato trasmesso nei giorni scorsi alla Direzione generale degli ammortizzatori sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nonché al presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi. L'atto si compone di 12 articoli e sancisce l'istituzione del Fondo come gestione autonoma dell'Inps.

Vediamo di riepilogare in sintesi quali sono gli elementi che caratterizzano il nuovo strumento.

Innanzitutto, a chi si rivolge: ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro privati che operano in Trentino, non coperti dalla cassa integrazione guadagni e per i quali non siano stati costituiti fondi di solidarietà bilaterali di settore a livello nazionale. Si stima che ad esserne interessati siano potenzialmente circa 52.000 dipendenti.

La tutela prevista scatta nei casi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa. In pratica il Fondo, attraverso la corresponsione di uno specifico assegno, si propone di:

  • assicurare ai lavoratori un sostegno al reddito in caso di sospensione dal lavoro o riduzione dell'orario di lavoro;
  • prevedere assegni straordinari per processi di agevolazione all'esodo (lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi cinque anni, ovvero i famosi "esodati" che a livello nazionale non trovano invece alcun reddito ad un passo dalla pensione);
  • contribuire al finanziamento di programmi formativi di riconversione o riqualificazione professionale (in concorso con i fondi nazionali o europei):
  • il fondo può inoltre assicurare ai lavoratori stagionali un sostegno al reddito aggiuntivo in caso di interruzione del rapporto rispetto alla Naspi nazionale.

Chi gestisce il Fondo di solidarietà? Il Fondo è gestito da un “Comitato amministratore” composto da: 6 esperti designati dai Sindacati Cgil, Cisl e Uil stipulanti l'Accordo, 6 esperti designati dalle organizzazioni dei datori di lavoro, 2 dirigenti, rispettivamente del Ministero del Lavoro e del Ministero dell'Economia e delle Finanze e un dirigente della Provincia autonoma di Trento.

Il finanziamento spetta al datore di lavoro e al lavoratore, con un contributo dello 0,45% sulla retribuzione mensile, per due terzi a carico del datore e per un terzo del lavoratore. La Finanziaria 2016 ha però sgravato il datore di lavoro di metà dei suoi oneri contributivi, rendendoli detraibili dall'imposta Irap dovuta. In sostanza, l'onere contribuitivo spetterà per 1/3 ad ognuno dei soggetti firmatari: Provincia, lavoratori, imprese.

A ciò si aggiunge uno stanziamento provinciale "di partenza" di 2 milioni di euro, valido per il 2016.

E' previsto infine, per mantenere il Fondo in equilibrio finanziario, un contributo addizionale a carico del datore di lavoro che ricorre alla sospensione o riduzione dell'attività lavorativa pari al 4% della retribuzione persa dal lavoratore per le prime 13 settimane, successivamente elevato all'8%.

La durata massima di percepimento da parte del lavoratore dell'assegno previsto dal Fondo è di 13 settimane per singola domanda, e in ogni caso nel limite di 26 settimane nel biennio.