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Contro l'evasione fiscale adottare il "modello Trentino"

Secondo l'analisi regionale sulle determinanti dell'evasione fiscale, realizzata dall'Ufficio Studi, tra il 2011 e il 2014 il tasso di evasione fiscale è salito del 5,3%. Se tutte le Regioni italiane si comportassero come il Trentino si potrebbero recuperare 42,8 miliardi da emersione ed evasione fiscale nel medio periodo

27/07/2017 da Ufficio stampa

Tra il 2011 e il 2014 il tasso di evasione fiscale è salito del 5,3% e, secondo l'Ufficio Studi Confcommercio, che ha presentato un'analisi regionale su dati del 2014 sulle determinanti dell'evasione fiscale, è da attribuire interamente alla crescita della pressione fiscale locale che è stat di quasi il 30%. Le altre determinanti hanno agito in senso contrario: indice di deterrenza, indice di senso civico e facilità di adempimento. Se tutte le Regioni italiane si comportassero come il Trentino, che è risultata essere la regione migliore , si potrebbero recuperare 42,8 miliardi da emersione ed evasione fiscale nel medio periodo con un calo dell'economia sommersa dal 13% del Pil (2014) al 7,7% e della pressione fiscale legale dal 49,8% al 46,9%. Ananlizzando poi i dati della Legge di Bilancio 2018, l'Ufficio Studi stima che il governo dovrà reperire 8 miliardi aggiuntivi. Tra impieghi per disattivare le clausole di salvaguardia, le misure per i giovani e contro la povertà servono 23,5 miliardi; mentre le risorse individuate ammontano solo a 15,5 di cui 4 gia' trovate con la manovrina, 9 attribuite a maggiore flessibilita' e 2,5 a maggiori entrate.