Salta al contenuto principale
astratto

INSIEME,

troviamo soluzioni

 
comprimi barra di ricerca

Dal commercio alla logistica fino ai software, come sta cambiando in Europa il settore digitale?

27/07/2020

La chiusura dei negozi fisici e il timore di contagio durante la pandemia sono due dei principali fattori scatenanti che hanno hanno generato negli ultimi mesi un forte impulso per il settore del commercio online. Le nuove piattaforme digitali hanno portato nuove forme di organizzazione del lavoro e un'impennata degli impiegati in questo settore. Sono aumentate in modo esponenziale sia le vendite al dettaglio business-to-consumer (B2C), in particolare per prodotti di prima necessità e prodotti alimentari, sia il commercio elettronico all'ingrosso business-to-business (B2B).

Alla luce di questi cambiamenti in atto quali azioni intraprenderà l'Europa a tutela delle imprese e dei cittadini?

Secondo lo “European Parliamentary Research Service” (EPRS) i consumatori avranno sempre più bisogno di un ambiente di acquisto online più sicuro. Le aziende dovranno adeguarsi alle loro nuove aspettative, oltre che a fornire maggiore trasparenza e sicurezza informatica. In prospettiva globale a lungo termine, la pandemia ha dimostrato la necessità di concordare regole internazionali che disciplinino il commercio elettronico. Il contesto attuale può essere quindi colto come un'opportunità per ripensare il quadro del commercio elettronico dell'Unione europea.

Finora l'UE ha reso più facile e sicuro per i consumatori europei fare acquisti online, indipendentemente dal luogo in cui si trovano al suo interno. Per realizzare il pieno potenziale dell'e-commerce, l'UE ha lavorato su:

  • Una nuova direttiva sui servizi di pagamento e di consegna pacchi transfrontalieri.
  • Regole per porre fine ai geo-blocchi ingiustificati.
  • Norme rivedute a tutela dei consumatori, che entreranno in vigore nel 2020.
  • Nuove norme IVA per la vendita online di beni e servizi, che entreranno in vigore nel 2021.
  • Nuove regole per porre fine ai geo-blocchi ingiustificati nell'UE

I geo-blocchi ci impediscono di acquistare da un sito web con sede in un altro Stato membro dell'UE. Ciò crea barriere per i consumatori negli acquisti transfrontalieri.

Cosa sta facendo la Commissione a riguardo?

Il 3 dicembre 2018 sono entrate in vigore nuove regole in tutta l'Unione Europea che pongono fine alla discriminazione online sulla base della nazionalità o del luogo di residenza. Le norme garantiscono di non trovarsi più di fronte a barriere ingiustificate, come il reindirizzamento verso un sito web specifico di un paese, o il dover pagare con una carta di debito o di credito solo da un determinato paese. I venditori online devono trattare tutti i consumatori dell'UE allo stesso modo, indipendentemente dal luogo in cui scelgono di fare acquisti.

Consegne transfrontaliere di pacchi: i prezzi di consegna dei pacchi transfrontalieri sono in media da 3 a 5 volte superiori ai prezzi di consegna sul mercato interno per tutti i prodotti. Il 62% delle aziende che desiderano vendere online identificano gli elevati costi di consegna come un problema. Si tratta di una rottura importante nello sviluppo del commercio elettronico transfrontaliero. Dal maggio 2018 sono in vigore nuove regole sui servizi di consegna transfrontalieri online, volte a garantire la trasparenza dei prezzi e la concorrenza. In questo modo sarà più facile trovare il modo più economico per spedire un pacco da uno Stato membro all'altro.

Cosa cambiano le nuove regole?

Non c'è un limite massimo per i prezzi di consegna, ma le aziende devono ora rivelare chiaramente i loro prezzi, in modo che il consumatore possa facilmente fare un confronto. A partire dal prossimo anno, i consumatori potranno anche consultare i prezzi di consegna dei pacchi su una pagina web dedicata sul sito web della Commissione Europea. Le autorità nazionali raccoglieranno ogni anno informazioni presso le aziende che consegnano i pacchi. Laddove la consegna dei pacchi è soggetta all'obbligo di servizio universale, le autorità nazionali di regolamentazione saranno inoltre tenute a valutare i casi in cui le tariffe sono irragionevolmente elevate.

La protezione dei diritti dei consumatori online

A partire da gennaio 2020 entrano in vigore nuove norme che rendono più facile per gli Stati membri proteggere i consumatori online. Le norme consentiranno la rimozione dei siti o degli account dei social media in cui sono state individuate truffe. Sarà inoltre possibile richiedere informazioni ai fornitori di servizi Internet o alle banche, al fine di rintracciare l'identità dei commercianti online disonesti.

La Commissione ha proposto nuove regole per i contratti digitali, attualmente in discussione al Parlamento e al Consiglio. Le norme proposte creerebbero diritti più chiari per i consumatori nell'accesso ai contenuti e ai servizi digitali. Ad esempio, se il contenuto digitale che ricevono non è quello concordato o che ci si può ragionevolmente aspettare, avranno diritti contrattuali specifici. Tali diritti si applicherebbero anche quando il consumatore ha fornito dati personali al commerciante senza pagare un prezzo.

Nell'aprile 2018 la Commissione ha inoltre proposto un "New Deal for Consumers" che rafforzerà ulteriormente i diritti dei consumatori online:

  • I mercati online dovranno informare i consumatori se acquistano da un commerciante o da un privato, in modo che siano consapevoli dei loro diritti se qualcosa va storto;
  • Quando i consumatori effettuano una ricerca online, saranno chiaramente informati quando il risultato di una ricerca viene pagato da un commerciante e i mercati online dovranno informare sui principali parametri che determinano la classifica dei risultati;
  • Quando i consumatori pagano per un servizio digitale, beneficeranno di alcuni diritti di informazione con 14 giorni di tempo per annullare il contratto;

Facilitare l'accesso ai servizi audiovisivi online: i cittadini UE possono utilizzare i loro abbonamenti online a film, eventi sportivi, e-book, videogiochi o musica quando viaggiano in Europa dall'aprile 2018. La Commissione si sta inoltre adoperando per creare un quadro moderno per il diritto d'autore nell'UE che consenta un maggiore accesso transfrontaliero ai contenuti online, semplificando la concessione di licenze per le trasmissioni online. Sono state concordate nuove norme europee per i media audiovisivi, adattando le norme esistenti all'era digitale e promuovendo le opere europee e preservando la diversità culturale. 

I prossimi passi: nelle linee guida politiche, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è impegnata a migliorare le norme di responsabilità e sicurezza dell'Unione Europea per le piattaforme, i servizi e i prodotti digitali, con un nuovo Digital Services Act Package.

Per approfondire i piani europei nel settore digitale clicca QUI