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Due diligence tedesca, il convegno dell'Associazione grossisti

Martedì 5 settembre alle 18.30 nella sede di Confcommercio Trentino

04/09/2023 da Ufficio stampa

Si tiene martedì 5 settembre alle 18.30 presso la sede di Confcommercio Trentino in via Solteri 78 il convegno organizzato dall'Associazione grossisti e Pmi del Trentino dedicato alla riforma sulla due diligence in Germania. Una riforma che, secondo alcuni analisti, potrebbe preludere ad una direttiva UE dedicata allo stesso tema, e quindi di potenziale interesse anche per le imprese italiane.

«Le aziende che producono all'estero - si legge nella presentazione dell'evento che sarà tenuto dall'avv. Marilena Bacci - spesso sfruttano percorsi produttivi e conseguenti costi di manodopera più economici nonché scelte di produzione ad alto impatto ambientalista per le loro catene di approvvigionamento e/o di distribuzione. Oggi tale atteggiamento si dimostra sempre meno compatibile con la tutela dei diritti umani e dell'ambiente e non trova più ampia tolleranza, quantomeno a livello sociale. A motivo di ciò, il legislatore tedesco ha approvato il 1° gennaio 2021 la cd. Lieferkettensorgfaltspflichtgesetz, entrata in vigore il 01.01.2023 per le aziende con almeno 3.000 dipendenti e dall’01.01.2024 per le aziende con più di 1.000 dipendenti».

«La nuova legge dimostra già ora un impatto diretto non solo sulle aziende con sede in Germania (nonché sulle filiali tedesche e sulle succursali di aziende tedesche all'estero) ma coinvolge anche tutti i partner contrattuali diretti ed indiretti (anche più piccoli), anche in Europa, che operano in veste di fornitori di beni e/o di servizi. Se un fornitore si rifiuterà di collaborare ed adeguarsi ai requisiti di legge, l'azienda soggetta alla legge tedesca sarà tenuta a sollecitare il fornitore e quindi a sottoporlo a regolari verifiche, fino ad arrivare a sostituirlo, quale ultima ratio prevista dalla legge. Le aziende (anche quelle italiane) saranno dunque tenute a verificare e monitorare l'intera filiera, pena l’inflizione di pesantissime multe e/o l'esclusione dall'assegnazione di appalti pubblici».

«Anche le aziende italiane (indipendentemente dal n. di dipendenti!) che operano attualmente verso la Germania sono chiamate a confrontarsi senza ulteriori ritardi con tale legge ed adoperarsi ad adattare la propria compliance, posto che verosimilmente in futuro le aziende interessate saranno inevitabilmente tenute a privilegiare quei partner contrattuali che già soddisfano i requisiti».

Per  maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria dell'Associazione.

Va da ultimo tenuto presente che all’inizio di giugno 2023 il Parlamento UE ha dato il suo consenso a procedere con la discussione sulla proposta di direttiva UE sullo stesso tema che avrà un ulteriore ampio impatto sull’imprenditoria italiana.