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Nel PNRR 400 milioni per l'imprenditoria femminile

Fondo a sostegno dell’impresa femminile 

Lo stanziamento iniziale è di 40 milioni di euro per avvio e rafforzamento dell'imprenditoria femminile

21/12/2021 da Ufficio stampa

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale del 14.12.2021, il Governo ha dato attuazione al Fondo a sostegno dell’impresa femminile (istituito dall’articolo 1, comma 97, della Legge di bilancio per il 2021),  finalizzato a promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile.

Il Fondo è istituito con uno stanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ed è inserito anche tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede complessivamente 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile.

Il decreto definisce le tipologie di interventi previste dalla legge, le modalità di attuazione dei predetti interventi, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni e le attività di monitoraggio e controllo.

Con un successivo provvedimento del Ministro dello sviluppo economico saranno indicati i termini di apertura per la presentazione delle domande attraverso cui richiedere le agevolazioni.

Le linee di azione del Fondo sono rappresentate da:

- incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
- incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili;
- azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.

Gli incentivi sono concesse ai sensi dell'art. 22 del regolamento GBER (Reg. UE n. 651/2014). Qualora i soggetti richiedenti non soddisfino le condizioni previste dal medesimo articolo del Gber, le agevolazioni sono concesse in regime de minimis.

Le agevolazioni possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti della rispettiva disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

Degli adempimenti tecnici e amministrativi relativi ai predetti interventi è stata incaricata Invitalia. Le agevolazioni in commento sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande dovranno essere effettuate esclusivamente elettronicamente, tramite l’apposita sezione del sito web di Invitalia. L'apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno successivamente definite con provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le domande di agevolazione saranno valutate secondo l'ordine di presentazione, entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda.

Ai progetti ad alta tecnologia è assegnata una premialità in termini di punteggio aggiuntivo.

 

  1. Incentivi per la nascita delle imprese femminili (Capo II del decreto)

Soggetti beneficiari: le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi  alla data di presentazione della domanda che dimostrino di: 

  • avere sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale; 
  • essere regolarmente iscritte nel registro imprese ed essere nel pieno possesso e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non rientrare tra quelle che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti individuati come illegali o incompatibili;
  • aver rimborsato le agevolazioni  godute per le quali è stato disposto un ordine di recupero dal Ministero;
  • non incorrere in cause di esclusione (comma 6 art. 8 del decreto allegato).

Le lavoratrici autonome escluse dall’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese sono tenute ad avere la partita iva (aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda) ed essere iscritte all’ordine professionale di riferimento ove necessario per l’esercizio della attività professionale, nonché possedere gli altri requisiti richiesti alle imprese (ad es. libero esercizio dei propri diritti, non incorrere in cause di esclusione, ecc.).

I programmi di investimento per la costituzione e l'avvio di una nuova impresa femminile, dovranno essere relativi: 

a. alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
b. alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c. al commercio e turismo.

Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall'impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse. E’ prevista solo una eventuale proroga non superiore a sei mesi preventivamente autorizzata da Invitalia.

 

Le spese ammissibili non possono essere superiori a 250.000 euro più IVA.

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, come di seguito riportato:

- per i programmi con spese ammissibili non superiori a 100.000 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell'80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000 euro. Per le donne in stato di disoccupazione che avviano un'impresa individuale o un'attività di lavoro autonomo, la percentuale massima è elevata al 90%, fermo restando il limite di importo del contributo di 50.000 euro;
- per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura del 50% delle spese ammissibili.

 

Sono ammissibili le seguenti spese:

- immobilizzazioni materiali, impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività;
- servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda ed impiegato per la realizzazione dell’iniziativa agevolata;
- esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese ammissibili. Il contributo al capitale circolante può essere speso per il pagamento delle seguenti spese: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività; godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; oneri per la garanzia.

Alle imprese beneficiarie delle agevolazioni possono essere inoltre erogati servizi di assistenza tecnico-gestionale durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, fino a un valore massimo complessivo non superiore a 5.000 euro, di cui 3.000 euro per servizi erogati da Invitalia e 2.000 euro erogati sotto forma di voucher a copertura del 50% del costo per l'acquisto di servizi specialistici, di importo non inferiore a 4.000 euro, acquisiti da soggetti terzi esperti e qualificati in attività di marketing e comunicazione.

 

  1. Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili (Capo III del decreto)

Soggetti beneficiari: le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda che dimostrino di: 

  • avere sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale; 
  • essere regolarmente iscritte nel registro imprese ed essere nel pieno possesso e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non rientrare tra quelle che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti individuati come illegali o incompatibili;
  • aver rimborsato le agevolazioni  godute per le quali è stato disposto un ordine di recupero dal Ministero;
  • non incorrere in cause di esclusione (comma 6 art. 8 del decreto allegato).

Le lavoratrici autonome escluse dall’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese sono tenute ad avere la partita iva aperta da almeno dodici mesi ed essere iscritte all’ordine professionale di riferimento ove necessario per l’esercizio della attività professionale, e possedere gli altri requisiti richiesti alle imprese (ad es. libero esercizio dei propri diritti, e non incorrere in cause di esclusione, ecc.).

Anche per queste imprese i programmi di investimento per lo sviluppo e il consolidamento dell’impresa femminile,dovranno essere relativi:

a. alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
b. alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c. al commercio e turismo.

Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, pena la revoca delle agevolazioni concesse. E’ prevista solo una eventuale proroga non superiore a sei mesi preventivamente autorizzata da Invitalia.

 

Le spese ammissibili non possono essere superiori a 400.000 euro più IVA.

Le agevolazioni sono erogate nel seguente modo:

I. per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda, le agevolazioni sono concesse per il 50% con contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili;

II. per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ferma restando la copertura del 80% delle spese ammissibili, l'articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato (prevista dal precedente punto I) si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono erogate sotto forma di contributo a fondo perduto.

I finanziamenti agevolati:

- hanno una durata massima di otto anni;
- sono a tasso zero;
- sono rimborsati, dopo dodici mesi a decorrere dall'erogazione dell'ultima quota dell'agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
- non sono assistiti da forme di garanzia.

In caso di aiuti concessi ai sensi del regolamento de minimis, qualora l'importo complessivo dell'agevolazione ecceda il massimale di aiuto concedibile ai sensi del predetto regolamento, l'importo del contributo a fondo perduto è ridotto al fine di garantirne il rispetto del massimale (200.000 euro in tre anni).

Sono ammissibili le seguenti spese:

- immobilizzazioni materiali, impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività;
- servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda ed impiegato per la realizzazione dell’iniziativa agevolata;
- capitale circolante. Relativamente al capitale circolante, la percentuale di spesa ammissibile è così determinata: per le agevolazioni concesse per lo sviluppo delle imprese femminili, nel limite del 20% delle spese ammissibili, e comunque per le imprese costituite da non più di 36 mesi; per le agevolazioni concesse per il rafforzamento delle imprese femminili costituite da più di trentasei mesi, nel limite del 25% delle spese ammissibili e, comunque, nella misura massima dell'80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi.

Le spese ammissibili al capitale circolante sono: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;  servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività; godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; oneri per la garanzia.

 

Allegato- Decreto 30.11.2021 pubblicato in data 14.12.2021

 

Decreto