Il Dipartimento per le politiche della famiglia, del Consiglio dei Ministri, ha pubblicato, in data 8 novembre 2019, il nuovo avviso del bando #Conciliamo.
#Conciliamo è l’avviso che destinerà 74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro. I fondi sono destinati a interventi che promuovano un welfare su misura per le famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori.
L’avviso ha come obiettivi specifici il rilancio demografico, incremento dell’occupazione femminile, riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, sostegno alle famiglie con disabilità, tutela della salute, contrasto all’abbandono degli anziani.
Possono partecipare le imprese di cui agli articoli 2082 e 2083 del Codice civile, nonché i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate, anche in forma associata.
Maggiori informazioni sul bando possono essere richieste inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) conciliamo@pec.governo.it
I dettagli dell'avviso
Le domande di finanziamento dovranno essere presentate, entro le ore 12,00 del 18 dicembre 2019, via PEC all’indirizzo: conciliamo@pec.governo.it, unitamente alla documentazione richiesta nell’avviso in commento. La dotazione finanziaria dell’Avviso è pari ad euro 74.000.000,00 e la richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa:
tra un minimo di euro 15.000,00 (quindicimila euro) e un massimo di euro 50.000,00 (cinquantamila euro) per le imprese con meno di 10 dipendenti;
tra un minimo di euro 30.000,00 (trentamila euro) e un massimo di euro 100.000,00 (centomila euro) per le imprese con meno di 50 dipendenti;
tra un minimo di euro 100.000,00 (centomila euro) e un massimo di euro 300.000,00 (trecentomila euro) per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità;
tra un minimo di euro 250.000,00 (duecentocinquantamila euro) e un massimo di euro 1.500.000,00 (un milione e cinquecentomila di euro) per le imprese con più di 250 dipendenti.
A pena di esclusione la durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi e ai fini del computo della durata del progetto non sono presi in considerazione la rilevazione dei dati e le attività di studio finalizzati alla redazione del progetto. Sono, inoltre, escluse dal finanziamento le proposte progettuali che prevedono esclusivamente attività di studio e di ricerca o convegnistica.
I destinatari delle azioni progettuali sono le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, del soggetto proponente sia in forma singola che associata, inclusi i dirigenti. Sono anche ricompresi tra i destinatari, i soci lavoratori e le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici ed i lavoratori in somministrazione nonché i soggetti titolari di un rapporto di collaborazione.
L’avviso contiene, inoltre dei criteri di attribuzione del punteggio e relativi giudizi che saranno attribuiti alle proposte progettuali da un’apposita Commissione di ammissione e valutazione, nominata con provvedimento del Capo del Dipartimento per le politiche della famiglia ai fini della composizione della relativa graduatoria di merito delle proposte.
Informazioni
Ufficio relazioni sindacali e lavoro
Giannina Montaruli, tel. 0461/880349, email giannina.montaruli@unione.tn.it