Salta al contenuto principale
astratto

INSIEME,

troviamo soluzioni

 
comprimi barra di ricerca

L’associazione Trentino Appartamenti contro l’overtourism: fondamentale la qualità degli alloggi turistici

Settore extralberghiero in crescita: nuove regolamentazioni per garantire trasparenza, combattere l’abusivismo e promuovere un turismo di qualità e sostenibile  

18/10/2024 da Ufficio stampa

TRENTO. Il settore extralberghiero è in forte crescita e ha superato quello alberghiero in termini di presenze, ma necessita di una regolamentazione più efficace. L’affitto breve, gestito in modo corretto, può promuovere la crescita sostenibile e generare maggiori entrate per l'economia locale, contrastando l’abusivismo. Gli associati dell’Associazione Trentino Appartamenti lavorano per un turismo di qualità, sostenibile e rispettoso dell’ambiente e della comunità.

Il settore extralberghiero è in costante crescita, tanto che come presenze ha superato il settore alberghiero, ma tale crescita esponenziale richiede la necessità di riqualificare dal punto di vista normativo la regolamentazione di queste strutture. Va tenuto conto che l’affitto breve gestito in modo competente ed efficiente è la chiave per una crescita sostenibile del settore extralberghiero, con elevati standard di ospitalità, consentendo altresì di far emergere il sommerso con maggiori entrate per la P.A., quali l’imposta di soggiorno per il comune. La cedolare secca, rappresenta inoltre un importante gettito per lo Stato poiché sottoposta alla ritenuta fiscale del 21% e del 26% dal secondo appartamento in poi. I portali di prenotazione sono obbligati ad applicare una trattenuta, che rimane del 21%, sui corrispettivi incassati per loro tramite. 

L’indotto generato dalla ricettività, rappresenta un’importante risorsa per l’economia locale e le categorie professionali traggono enormi vantaggi da questo settore così come le attività produttive, e garantisce anche un importante ruolo di ammortizzatore sociale per tutti coloro che riescono, grazie a questa attività, ad integrare il proprio reddito.

«L’associazione Trentino Appartamenti - spiega il presidente Maurizio Osti - aderente a Confcommercio Trentino si propone di dare supporto ad alloggi a norma di legge che rispondano a requisiti dimensionali e igienico-sanitari e si è fatta carico di attivare una serie di azioni per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e nello stesso tempo tenere monitorata la conformità degli appartamenti. Di vitale importanza è la tutela delle strutture che operano nella legalità, e che degli adempimenti di legge si fanno carico con diligenza. La mancanza di sicurezza e trasparenza nell’offerta ricettiva pone la necessità di una adeguata prevenzione e successiva repressione da parte delle Autorità preposte, per minare dalle fondamenta il fenomeno dell’illegalità con tutto quello che comporta sia per l’immagine del nostro territorio sia per la grave ingiustizia nei confronti della maggior parte dei proprietari che si attengono alle regole». 

«Il portale Booking.com ha rivelato di recente che la nostra regione secondo le recensioni dei viaggiatori è al quarto posto come destinazione turistica tra le più ambite e accoglienti del mondo nel 2024. Questo risultato, è frutto di una professionalità e attenzione verso gli ospiti svolto con dedizione dagli operatori del settore nel cercare di offrire strutture sempre più di qualità. Anche il costante lavoro svolto dalle associazioni è stato essenziale ma è necessario proseguire con il cambio radicale di mentalità, intrapreso con il contrasto del sommerso e dell’abusivismo nel settore extralberghiero».

Il codice CIN

Entro il 2 gennaio 2025 gli appartamenti turistici dovranno dotarsi del Codice identificativo nazionale CIN, che viene assegnato a tutte le strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere e, ove c’era, va a sostituire il Codice identificativo regionale. In Trentino era stato introdotto il CIPAT, ma solo per gli appartamenti turistici, proprio per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nelle case riconvertite in affitti turistici.

Il CIN, unitamente alla Banca dati unica nazionale sugli affitti brevi, si prefigge di confrontare i dati già presenti sulle singole piattaforme delle Regioni, nel nostro caso della provincia di Trento. Il Codice identificativo nazionale va esposto in modo visibile all’esterno dello stabile in cui è collocata l’appartamento oggetto di locazione breve, deve essere riportato sul proprio sito, su ogni materiale promozionale e su eventuali presenze in portali di terzi, come quelli di promozione e vendita (es. APT o Booking). 

Inoltre, al di là di questo obbligo, tour operator e portali di vendita online hanno già iniziato a richiedere il CIN alle strutture ricettive clienti, per evitare sanzioni. Ciò implica che alcune di queste piattaforme potrebbero escludere dalla vendita le strutture che non forniscono il codice. Pertanto è consigliabile eseguire tempestivamente questa nuova procedura, senza aspettare l’ultimo giorno utile, e applicare con attenzione tutti gli obblighi di utilizzo.

«Nelle intenzioni del legislatore - commenta Osti - l’obiettivo è migliorare la trasparenza nei confronti dei turisti, garantendo che le strutture presenti sul mercato siano riconosciute e certificate dall’ente pubblico. Si tratta anche di un mezzo per identificare con certezza le strutture ricettive, combattere l’abusivismo e facilitare i controlli da parte delle autorità preposte. Questa iniziativa mira a uniformare la raccolta dei dati e a coprire l’intero Paese». 

Alla data del 15 ottobre dai dati forniti dalla piattaforma BDSR del Ministero del turismo le strutture registrate sono 525.212, i CIN rilasciati sono 249.936, e la percentuale dei CIN registrati è del 47,59%. Nel Trentino le strutture registrate sono 17.937, i CIN rilasciati sono 7.635 con una percentuale del 42,52%.

 

«Questa differenza - la conclusione del presidente di Trentino Appartamenti  rispetto alla media nazionale potrebbe essere dovuta anche al fatto, che la fase di sperimentazione ha preso il via qualche mese fa partendo dalla Puglia ed è stata estesa per gradi a tutte le altre regioni ed infine anche alla provincia di Trento.  In buona sostanza lavoriamo tutti insieme per un turismo improntato sempre più sulla qualità e non sull’overtourism: ciò significa attenzione alle esigenze dei visitatori e alla sostenibilità dell’esperienza, in termini sociali, culturali e ambientali. Riteniamo che questo sia l’unico modo per poter garantire una vacanza all'insegna del benessere e della qualità, molto apprezzata dai nostri ospiti».

Prevenzione e gestione emergenze 

Entro il 2 novembre anche gli appartamenti turistici dovranno essere “dotati di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori”. Trentino Appartamenti ha stipulato una convenzione molto vantaggiosa per gli associati, per l’acquisto, la manutenzione nonché per la consulenza. Va ricordato che sono previste sanzioni per chi propone in locazione unità immobiliari prive dei requisiti di sicurezza.