La Commissione europea ha proposto in data 20 Maggio 2020 le cosiddette “raccomandazioni di primavera” rivolte ad ogni Stato membro dell’Unione nell’ambito del semestre europeo. Tali raccomandazioni, pubblicate ogni primavera dalla Commissione europea e discusse solitamente a luglio in sede di Consiglio, forniscono orientamenti specifici su come stimolare l'occupazione, la crescita e gli investimenti, mantenendo nel contempo la solidità delle finanze pubbliche. Le raccomandazioni adattano le priorità precedentemente individuate in autunno, nella strategia annuale di crescita sostenibile e nella raccomandazione per la politica economica della zona euro e forniscono orientamenti sui risultati realisticamente realizzabili nei 12-18 mesi successivi.
 

• Per quanto riguarda il breve termine l’obiettivo principale è quello di attenuare le gravi conseguenze socioeconomiche negative della pandemia di coronavirus. Come? Tramite investimenti nella sanità pubblica e nella resilienza del settore sanitario, con il mantenimento dell'occupazione mediante il sostegno al reddito dei lavoratori colpiti, con l'investimento nelle competenze, con il sostegno all'imprenditoria (in particolare le piccole e medie imprese) e con la lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva e il riciclaggio.
• Nel medio termine invece si punterà a stimolare tramite apposite azioni ed incentivi una crescita sostenibile e inclusiva che favorisca la transizione verde e la trasformazione digitale.
• Per quanto riguarda il bilancio, quest'anno le raccomandazioni specifiche per paese, in seguito all’attivazione della clausola di salvaguardia, sono di carattere qualitativo rispetto ai consueti requisiti finanziari applicabili. Viene suggerito agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia e sostenere l'economia e la successiva ripresa.

Si evidenzia inoltre l’impegno da parte della Commissione europea di convogliare nel semestre europeo gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in quanto tracciano un quadro integrato che spazia dalla sanità pubblica alle questioni sociali, ambientali ed economiche.

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