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Maltempo, la Provincia mette a disposizione i moduli per le richieste di rimborso

Termine ultimo per la richiesta di contributi e indennizzi fissato al 1° marzo 2019

11/01/2019 da Ufficio stampa

La Provincia Autonoma di Trento con Deliberazione G.P. del 21 dicembre 2018 n. 2453 ha approvato i criteri e modalità per la concessione di contributi e indennizzi a favore dei soggetti privati  e delle attività economiche e produttive danneggiati, dall’emergenza maltempo del 27-30 ottobre 2018 che ha colpito la provincia di Trento.

L’Allegato 3 della citata Deliberazione determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi/indennizzi per danni alle attività produttive e di lavoro autonomo.

1. Soggetti beneficiari e ambito di applicazione

Possono beneficiare degli interventi in oggetto le imprese appartenenti al settore industriale, commerciale, artigianale, alberghiero, turistico e i lavoratori autonomi, operanti stabilmente in provincia di Trento e pertanto iscritti nel Registro delle imprese di Trento o nel Repertorio economico amministrativo (R.E.A.) tenuto dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, oppure in possesso di partita Iva, qualora non tenuti all'iscrizione al suddetto Registro,  per danni causati dalla calamità a edifici e relative pertinenze, arredi, attrezzature e veicoli, nonché per l’eventuale danno economico connesso a sospensioni dell’attività, riduzioni dei ricavi delle vendite o perdite di scorte.

2. Obbligo di continuazione dell’attività

 I beneficiari dei contribuiti e degli indennizzi devono impegnarsi a continuare l’esercizio dell’attività produttiva, anche diversa da quella preesistente, almeno per il periodo non inferiore a tre anni, anche in località diversa, nei casi previsti, qualora l’originaria non sia più agibile per accertati motivi di rischio. Nel caso di affitto d’azienda, l’obbligo è assolto anche tramite l’affitto d’azienda per il medesimo periodo.

 3. Tipologia degli interventi ammissibili a contributo

 Possono beneficiare di contributi in conto capitale le seguenti tipologie di intervento:

a) la ricostruzione o la riparazione di beni immobili danneggiati, distrutti, resi inagibili o inutilizzabili, nonché delle adiacenze e dei percorsi di accesso principale a detti beni immobili. Nel caso la localizzazione originaria non sia più agibile per motivi di rischio, la ricostruzione può avvenire in località diversa;

b) la sostituzione o la riparazione di beni mobili danneggiati (arredi, veicoli, attrezzature varie, etc.). La sostituzione o riparazione di impianti di tipo immobiliare (impianto elettrico, impianto riscaldamento, etc.), in assenza di ulteriori interventi sull’immobile, è assimilata ai beni mobili.

4. Misura degli interventi

Sulle spese previste, escluse quelle relative alla ricostruzione o riparazione di adiacenze e di percorsi di accesso principale ai beni immobili, è concesso un contributo - pari al 100% della spesa ammessa - a titolo di de minimis fino ad un massimo di 20.000,00 euro e comunque nel limite del de minimis disponibile. Su spese eccedenti l'importo di cui al periodo precedente e su eventuali spese di ricostruzione o riparazione di adiacenze e di percorsi di accesso principale ai beni immobili, è concesso "in esenzione" ai sensi dell'art. 50 del Regolamento UE 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, un contributo pari al 75% della spesa ammessa.

5. Misura massima del contributo

 Il contributo complessivamente concesso non può superare i 500.000,00 euro per beni immobili e relative pertinenze e i 200.000,00 euro per beni mobili. Non sono finanziabili domande con spese ammissibili inferiori a 2.500,00 euro

6. Spesa ammessa a contributo

Immobili. Per la ricostruzione e riparazione dei beni immobili danneggiati, delle relative adiacenze e dei percorsi di accesso principali la spesa ammessa a contributo è quella risultante dalla documentazione tecnica presentata. In caso di ricostruzione in luogo diverso dall'originario in quanto non più agibile per motivi di rischio, la spesa ammessa non può superare il valore dei beni distrutti al momento dell'evento calamitoso come risultante da perizia asseverata e giurata redatta da tecnico abilitato o da centro assistenza fiscale - CAF - che consideri la vetustà, le caratteristiche e la funzionalità dei beni.

Beni mobili. Per la sostituzione/riparazione di beni mobili danneggiati la spesa ammessa a contributo è rappresentata dal valore espresso nella perizia asseverata e giurata redatta da tecnico abilitato o da centro assistenza fiscale - CAF - con riferimento al valore economico del bene specifico al momento dell’evento calamitoso, considerata la vetustà, le caratteristiche e la funzionalità dello stesso bene.

 Veicoli. Per la sostituzione/riparazione di veicoli utilizzati per l’attività economica o di lavoro autonomo la spesa ammessa a contributo è pari al valore di mercato che il bene aveva al momento della calamità, come riportato sulla pubblicazione eurotax blu relativa all’anno 2018, qualora si tratti delle tipologie di veicoli individuate in tale pubblicazione; in mancanza di tale dato il bene sarà valutato con perizia come i beni mobili.

7. Perdita di reddito

È possibile beneficiare di indennizzi per la perdita di reddito quando ricorre almeno uno dei seguenti casi:

a) sospensione dell’attività, pari o superiore a 7 giorni, fino al ripristino completo della funzionalità della struttura;

b) perdita di reddito superiore al 20% secondo i meccanismi di calcolo e nei periodi indicati dal Regolamento UE 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, art. 50. 4.2.

 La percentuale dell’indennizzo è pari al 75% della spesa ammessa individuata nella perdita di reddito calcolata ai sensi dell’art. 50 del Regolamento UE 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. La perdita di reddito è calcolata confrontando i dati finanziari dei sei mesi successivi al verificarsi dell’evento con la media dei tre anni scelti tra i cinque anni precedenti il verificarsi la calamità (escludendo il migliore e il peggiore dato finanziario) e calcolata per lo stesso semestre dell’anno. I dati finanziari, unicamente connessi allo stabilimento colpito dalla calamità naturale, sono i seguenti: a) EBIT, ovvero l’utile al lordo di interessi, imposte e tasse; b) costi di ammortamento; c) costi del lavoro.

8. Scorte

È inoltre possibile beneficiare di indennizzi per perdite di scorte. La percentuale del contributo è pari al 75% della spesa relativa al ripristino o riacquisto delle scorte stesse, nel limite del valore delle scorte danneggiate o distrutte come risultante da perizia asseverata e giurata redatta da tecnico abilitato o da CAF. La perizia tiene conto del valore economico dei beni specifici al momento dell’evento calamitoso, considerata la vetustà, le caratteristiche e la funzionalità degli stessi beni, nonché dei valori degli acquisti di scorte negli anni precedenti.

Non sono ammissibili a contributo perdite di reddito o di scorte inferiori a Euro 3.000,00.

In considerazione della data dell’evento di cui si tratta si stabilisce che i sei mesi successivi alla calamità coincidono con i mesi da novembre 2018 ad aprile 2019.

Per le nuove attività e per le imprese con dati di confronto storici riguardanti la gestione economico-finanziaria inferiori ad un biennio, le valutazioni sulla riduzione dei ricavi sono effettuate con riferimento ai risultati attesi del piano finanziario aziendale. In tal caso l’indennizzo è concesso in regime de minimis.

9. Disposizioni comuni

Se il bene danneggiato, mobile o immobile, è coperto da assicurazione, la spesa ritenuta ammissibile è ridotta in misura pari all’indennizzo riconosciuto dalla società assicuratrice.

I contributi e gli indennizzi previsti dalla presente Deliberazione non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse da amministrazioni o da enti pubblici per i medesimi beni e per le medesime finalità, nonché con le detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico con riguardo ai lavori ammessi a contributo. La quota di spesa eventualmente non ammessa a contributo ai sensi dei presenti criteri può essere agevolata da altre leggi provinciali nei limiti del cumulo previsto dalle normative europee in materia di aiuti alle imprese. Qualora i beni distrutti o danneggiati siano stati già agevolati ai sensi di altre leggi provinciali, è comunque consentita la sostituzione/ricostruzione agevolata ai sensi della presente legge.

10. Presentazione delle domande

I soggetti interessati devono presentare la domanda di contributo, utilizzando i moduli adottati dal Servizio provinciale competente (APIAE)  e sono disponibili sul sito Internet della Provincia di Trento all’indirizzo: http://www.apiae.provincia.tn.it/avvisi/pagina142.html

La domanda deve essere presentata alla Provincia Autonoma di Trento, Agenzia provinciale per gli incentivi alle attività economiche (APIAE), via Solteri n. 38, 38122 Trento, a partire dal 10 gennaio e fino al 1° marzo 2019 con le seguenti modalità alternative:

a) posta elettronica e-mail o posta elettronica certificata/pec.  In ogni caso la documentazione va trasmessa con gli strumenti telematici indicati all’indirizzo di posta elettronica certificata apiae.contr.prominv@pec.provincia.tn.it;

b) consegna diretta alla struttura provinciale competente o per il tramite degli sportelli periferici di assistenza e informazione della Provincia.

Allegati

In allegato alla domanda dovrà essere presentata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 d.P.R. 18 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) attestante in particolare:

  •  esistenza di eventuale copertura assicurativa, con l’indicazione dell’eventuale importo riconosciuto. Qualora non conosciuto all’atto della domanda dovrà essere dichiarato in sede di presentazione della rendicontazione;

La domanda dovrà inoltre contenere i seguenti elementi:

  •  la spesa presunta risultante dalla documentazione tecnica allegata;
  • la stima dei beni immobili non ricostruibili nel luogo originario, dei beni mobili e delle scorte come risultante dalla perizia asseverata e giurata con riferimento al valore dei beni al momento dell’evento calamitoso;
  • la presunta perdita di reddito.

In allegato alla domanda dovrà inoltre essere presentato

  • preventivo di spesa redatto da tecnico abilitato in forma di computo metrico estimativo o computo consuntivo per interventi realizzati;
  • perizia asseverata e giurata con riferimento al valore dei beni immobili non ricostruibili nel luogo originario, dei beni mobili al momento del verificarsi dell’evento calamitoso;
  • elaborazione contabile comprovante i dati finanziari necessari a definire la perdita di reddito, redatta da professionista abilitato iscritto all’albo professionale;
  • nel caso di esistenza di copertura assicurativa, verbale di sopralluogo/perizia rilasciato dalla compagnia assicuratrice.

È in generale consentito integrare la domanda al fine di produrre documentazione necessaria alla definizione dell’istruttoria. In particolare, qualora la domanda si riferisca alla richiesta di indennizzo per sospensione dell’attività o riduzione dei ricavi è consentita l’integrazione successiva della dichiarazione sostitutiva contenuta nella domanda per fornire i dati finanziari dell’impresa relativi ai mesi da novembre 2018 ad aprile 2019 nonché le ulteriori elaborazioni contabili.

11.  Istruttoria e concessione dei contributi/indennizzi

 La struttura referente del procedimento è l’Agenzia provinciale per le incentivazioni delle attività economiche (APIAE).

La concessione dei contributi viene disposta, in ordine cronologico rispetto alla data di completamento dell’istruttoria, con determinazione del dirigente competente entro 60 giorni dal giorno successivo al termine ultimo di presentazione delle domande. I contributi sono concessi:

  • per quelli di importo pari o inferiore a euro 50.000 in un’unica soluzione;
  • per quelli di importo superiore a 50.000 e pari o inferiori a 100.000,00 in 5 rate di pari importo calcolate dividendo l’importo del contributo per il numero delle annualità;
  • per quelli di importo superiore a 100.000,00 in 10 rate di pari importo calcolate dividendo l’importo del contributo per il numero delle annualità.

Gli indennizzi di importo fino a 50.000 sono concessi in un’unica soluzione; quelli di importo superiore sono concessi in due quote annue di pari importo.

 Gli interventi devono essere ultimati entro due anni decorrenti dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, prorogabili di un anno con domanda motivata da presentare entro la scadenza originaria. Nel caso la spesa rendicontata risulti inferiore alla spesa ammessa, questa è rideterminata sulla base degli interventi effettivamente realizzati entro i termini o della spesa effettivamente sostenuta dal beneficiario. Gli indennizzi per perdita di reddito sono erogati in un’unica soluzione o in due quote annuali successivamente alla concessione. Gli indennizzi per perdite di scorte sono liquidati a seguito di rendicontazione, come prevista al punto precedente.

12. Disposizioni riguardanti la documentazione tecnica

Il preventivo di spesa deve essere redatto da un tecnico abilitato e consiste nel computo metrico estimativo dell’intervento, corredato da una descrizione che metta in evidenza gli elementi danneggiati che si intendono ripristinare, nonché dalla documentazione fotografica degli stessi elementi. Per interventi già realizzati può essere prodotto un computo consuntivo.

13. Revoca del provvedimento di concessione del contributo/indennizzo

La Provincia può accertare la decadenza totale o parziale del contributo/indennizzo nei seguenti casi:

  • i soggetti interessati abbiano reso false attestazioni o certificazioni su elementi rilevanti ai fini della concessione del contributo/indennizzo;
  • i soggetti interessati non abbiano eseguito gli interventi per i quali è stato concesso il contributo entro i termini previsti da questi criteri, eventualmente prorogati;
  • i soggetti interessati non abbiano rispettato il termine per la rendicontazione della spesa, eventualmente prorogato.

Informazioni

Per Informazioni rivolgersi a:

dott. Giovanni  Profumo, Direttore Confcommercio Trentino
Tel.: 0461/880314; mail: giovanni.profumo@unione.tn.it

dott. Ferruccio Veneri, Ufficio Legislativo Confcommercio Trentino
Tel.: 0461/880324; mail: ferruccio.veneri@unione.tn.it

dott. Gianni Onorati, Responsabile Servizio Contributi Servizi Imprese CAF S.r.l.
Tel.: 0461/880521; mail: gianni.onorati@servizimprese.tn.it

Allegati:

Modulo di domanda 

Dichiarazione sostitutiva relativa agli aiuti de minimis ricevuti 

Informativa trattamento dati personali ai sensi degli artt. 13 e 14 del Regolamento UE n. 679 del 2016