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Il commento della presidente del Gruppo Donne FIPE

Offese sessiste alla barista di Pergine: la condanna di FIPE

«Gesto ignobile! Ci auguriamo che i responsabili paghino!»

01/03/2022 da Ufficio stampa

Il gruppo Donne Fipe-Confcommercio esprime la massima solidarietà alla titolare e alle sue due collaboratrici del bar di Pergine, Comune della provincia di Trento, che durante lo scorso fine settimana è stato oggetto di un grave e violento atto vandalico. Un gesto inaccettabile con cui ignoti hanno imbrattato l’ingresso dell’esercizio con frasi ingiuriose e di stampo sessista.

«Le donne imprenditrici della ristorazione rappresentano il 52% del settore e portano un contributo assolutamente fondamentale tra mille difficoltà, spesso facendo i salti mortali per gestire lavoro e famiglia. Ogni forma di violenza di genere, come quella perpetrata nei confronti delle nostre colleghe del Trentino, è inaccettabile. Ci auguriamo che questi criminali paghino per questo gesto ignobile e che episodi come questo non si ripetano mai più! Il progetto #sicurezzavera, promosso dal Gruppo Donne Imprenditrici FIPE e la Polizia di Stato, che sicuramente farà tappa in Trentino come simbolo tangente di solidarietà e impegno, ha l’obiettivo di costruire una rete di promozione e diffusione della cultura di genere».

Così Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne di Fipe-Confcommercio, commenta i recenti fatti di cronaca.

«Questi episodi - è il commento di Fabia Roman presidente dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino - mostrano come ancora oggi, per le donne, sia complicato fare attività d’impresa e come la cultura di genere non sia arrivata ad un punto di approdo nemmeno nelle nostre attività. Il nostro è un settore che si contraddistingue per l’ampia presenza del lavoro femminile e che vede nella diffusione cultura di genere un fattore di sviluppo delle nostre imprese e del nostro territorio. Ancora oggi le donne faticano a muoversi nel mondo del lavoro per via di problemi ben noti a tutti: la difficoltà di conciliare gli orari lavorativi con la gestione della famiglia, la mancanza di politiche a sostegno efficaci per la maternità e un sistema socio-culturale ancora da scardinare. Dobbiamo migliorare i livelli di sicurezza delle donne e promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione a livello territoriale con l’obiettivo di promuovere la cultura di genere/sconfiggere la violenza di genere».