Salta al contenuto principale
astratto

INSIEME,

troviamo soluzioni

 
comprimi barra di ricerca

Partenariato Pubblico Privato

Perchè torna attuale il tema del Partenariato Pubblico Privato?

28/12/2020

PERCHÉ TORNA ATTUALE IL TEMA DEL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO?

L’idea che dei privati possano investire in iniziative di interesse pubblico ed ottenere da ciò un profitto, nella forma di una giusta tariffa riconosciuta per un adeguato periodo di tempo o sotto altra forma, non è recente. Già nel 1299 la famiglia Frescobaldi si accordò con la Corona Britannica per avviare una miniera d’argento in Devon ripagando la concessione con la materia prima estratta nel primo anno di esercizio. Tra il XVII e il XVIII secolo lo sviluppo commerciale e di colonizzazione delle grandi potenze marittime fu sostenuto da investitori privati che recuperarono il capitale di rischio con i proventi ottenuti dalle merci così importate. Più recentemente anche lo sviluppo di gran parte delle reti ferroviarie europee tra il 1840 ed il 1860 si basò su contratti di concessione. 

Dunque, l’idea che le risorse private possano essere riversate su iniziative di interesse pubblico ed essere così remunerate, ha ormai diversi secoli.

Per dare un breve inquadramento teorico più recente, il PPP può essere definito come una forma di collaborazione di lunga durata tra il soggetto pubblico e quello privato, finalizzata al finanziamento, costruzione, rinnovamento, gestione o manutenzione di un’opera pubblica o alla fornitura di un servizio. L’elemento distintivo principale affinché si possa configurare come tale è il  trasferimento di una parte dei rischi in capo all’operatore economico privato (rischi operativi, di costruzione, di disponibilità o di domanda).

Attualmente in Italia, l’istituto del PPP è regolamentato dal dlgs 18 aprile 2016, n. 50 del Codice dei contratti pubblici, che ha recepito le Direttive UE 2014/23,24 e 25 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione e procedure d’appalto. Al decreto si affiancano inoltre le linee guida dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione), emanate il 28 marzo 2018, che definiscono le modalità con le quali le amministrazioni aggiudicatrici, attraverso il monitoraggio dei rischi, esercitano il controllo sull’attività dell’operatore privato in fase di esecuzione del contratto. Nel 2020 il decreto semplificazioni, conferma nuove opportunità di investimento per gli operatori economici nel settore del PPP, come la possibilità per privati di presentare proposte per l’affidamento in gestione di opere e servizi dei quali la P.A. abbia già programmato l’acquisizione.

Tale normativa valorizza ulteriormente l’alleanza pubblico privato per la realizzazione di possibili investimenti e applicazione di competenze a favore della collettività e dei cittadini.

Dall’attuale substrato legislativo si evince inoltre, che lo strumento del PPP, non è esclusivamente riservato alla realizzazione di grandi opere infrastrutturali ma che è anche compatibile con la realizzazione di “opere minori” per la valorizzazione di aree marginali o montane ad esempio tramite la realizzazione e gestione di parcheggi, costruzione, gestione o riqualificazione di centri sportivi, mense cimiteri, efficientamento energetico di edifici e molto altro.

Va evidenziato inoltre che, in seguito della pandemia mondiale, che tutt’oggi non accenna a rallentare, le finanze pubbliche si trovano in uno stato di profonda sofferenza, destinata a prolungarsi nel tempo, a causa di tre fattori contingenti: calo del PIL e quindi del gettito fiscale, aumento del debito pubblico e relativi oneri ed esplosione del deficit di bilancio. Per queste ragioni, se da un lato la parte pubblica deve favorire la ripresa e recuperare gettito creando opportunità di impiego della liquidità, dall’altro il fabbisogno di nuove infrastrutture per ammodernare il territorio, offre ai privati quello spazio d’investimento a cui il mondo bancario garantisce oggi capitali a basso tasso di interesse. Ecco dunque evidenti ulteriori ragioni, per cui il partenariato pubblico privato in Trentino come in Italia e in Europa, appare sempre più come un’opportunità da considerare.

Nello specifico, per quanto riguarda la situazione in provincia di Trento, si possono ritenere valide e attuali le conclusioni riportate nella pubblicazione del Senato della Repubblica: “Documento 2018 n.15 - I comuni italiani e il PPP”, ovvero che sia oggi più che mai necessario promuovere azioni informative, formative, di supporto e di sensibilizzazione, che a differenza di altri Paesi sono spesso mancate in Italia. Occorre realizzare un sistema strutturato di affiancamento, come avviene in gran parte d’Europa, affinché i comuni in primis, possano godere di moduli informativi digitali, tutoraggio ad hoc, e di tutti gli strumenti, anche di incentivazione, necessari affinchè questa alleanza con i privati possa valorizzare e rendere più efficiente l’attuale dotazione di infrastrutture e di servizi al territorio.

Avendo compreso l’importanza e la necessità di tale percorso di consapevolizzazione, Confcommercio Trentino, ha organizzato nel mese di settembre tramite il suo Ufficio Europa, una conferenza pubblica di informazione su questa tematica dal titolo “Il partenariato pubblico privato per uno sviluppo sostenibile del Trentino” con patrocinio della Provincia di Trento, e la presenza della Camera di Commercio di Trento, Patrimonio del Trentino SPA, SDA Bocconi, Riva del Garda Fierecongressi, assieme ai principali player del settore. Importante è stato il commento e l’endorsement da parte dell’Assessore provinciale allo sviluppo economico ricerca e lavoro Achille Spinelli, sulla validità e attualità di tale strumento, sull'importanza di indicarne delle linee guida, imparando dalle esperienze passate e sulla necessità di individuare nuovi modi con cui la parte pubblica possa sostenere i protagonisti dello sviluppo economico locale. Parole che lasciano dunque intendere chiaramente, una sempre maggiore apertura da parte del Governo provinciale all’utilizzo della partnership pubblico privato, per valorizzare il patrimonio infrastrutturale del nostro  territorio, anche nelle zone periferiche e per portare quel contributo di innovazione e maggiore efficienza di cui oggi il Trentino ha urgente necessità.

dott. Luca Bazzanella
Ufficio Europa | Confcommercio Trentino
Tel. 0461 880 429 | Cellulare 392 99 79 051
www.unione.tn.it

 

PPP Trentino TV

Evento Partenariato Pubblico Privato Trentino Achille Spinelli, Gianni Bort

Michele Maistri Partenariato Pubblico PrivatoStefano Ober Partenariato Pubblico Privato Trentino

Evento Partenariato Pubblico Privato Trentino Luca Bazzanella, Veronica Vecchi