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Raggiunto un accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio nell'ambito della legge europea sul clima

23/04/2021

Di cosa si tratta?

La legge europea sul clima è una normativa presentata dalla Commissione europea a Marzo 2020, sulla quale il Parlamento e il Consiglio hanno recentemente trovato un accordo provvisorio nel mese di Aprile 2021, che intende fissare degli obiettivi e degli strumenti giuridicamente vincolanti per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050 in tutti gli Stati membri. Tale percorso vuole coinvolgere con un approccio inclusivo tutti i settori dell’economia e della società. Si tratta di una pietra miliare per la Commissione von der Leyen per tenere fede a uno dei principali impegni politici annunciati in seguito al suo insediamento nel 2019, contenuti nel “Green deal europeo” e sottolineati nel dibattito sullo stato dell’Unione.

Come si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici?

1)     Indicando il percorso graduale da seguire nel medio termine per garantire che il processo sia continuo e in linea con i tempi di adattamento del mercato, delle imprese e dei cittadini (prevedibilità per le autorità pubbliche, imprese e cittadini). Tale percorso è articolato nel "piano per il clima 2030" che diventa parte integrante del testo legislativo e prevede come principale strumento operativo il mercato europeo degli ETS (Emission Trading System) che permette di acquistare e scambiare sul mercato "quote di emissioni" con l'obiettivo di rimanere al di sotto delle soglie consentite per ogni settore economico-industriale ;

2)     Adottando misure specifiche nei vari campi dell’economia (in particolare trasporti, energia, agricoltura ed edilizia) e della società per fare in modo che l’impatto sia ad ampio spettro e irreversibile. Nello specifico la Commissione esaminerà entro luglio 2021 e se necessario proporrà di rivedere tutti gli strumenti politici ed economici necessari per conseguire le riduzioni supplementari di emissioni previste per il 2030;

3)     Creando un sistema di monitoraggio quinquennale dei progressi compiuti tramite strumenti esistenti (es. il processo di governance dei piani nazionali per l'energia e il clima degli Stati membri, le relazioni periodiche dell'Agenzia europea dell'ambiente, report scientifici sui cambiamenti climatici..) che permettano di valutare se i risultati sono stati raggiunti o meno e di intraprendere eventuali azioni correttive. Le azioni correttive potranno essere intraprese da parte della Commissione verso gli Stati membri le cui azioni risulteranno inefficaci sotto forma di raccomandazioni (ovvero una fonte del diritto europeo priva di efficacia vincolante inquadrabile all’interno delle cosiddette “soft law”);

Un obiettivo intermedio al 2030

Prima del raggiungimento della neutralità emissiva entro il 2050 (ovvero un equilibrio a differenza zero tra le emissioni inquinanti e il carbonio assorbito, sequestro o rimosso dall’atmosfera) la Commissione ha inserito all’interno del testo legislativo un obiettivo intermedio al 2030 di riduzione delle emissioni di gas a serra pari ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

N.B l’adozione definitiva del testo è prevista per Giugno 2021, si ricorda inoltre che l’Europa, con il raggiungimento dei risultati previsti dalla normativa, potrebbe diventare il primo continente nel mondo a conseguire la neutralità climatica.

Per approfondire i contenuti dell'accordo tra Parlamento e Consiglio clicca QUI
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