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Terziario, Unione e sindacati firmano gli accordi territoriali

Questa mattina Confcommercio Trentino e Cgil, Cisl e Uil hanno siglato l’accordo quadro per la detassazione dei premi di produttività e welfare, l’accordo territoriale per i contratti a tempo determinato e l’integrativo territoriale

07/12/2018 da Ufficio stampa

TRENTO. Detassazione dei premi di produttività e servizi di welfare, contratti a tempo determinato nelle località turistiche e integrativo territoriale di secondo livello: sono questi i tre accordi siglati stamattina da Confcommercio Trentino e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil relativi al contratto del commercio e dei servizi.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort, il vicepresidente, con delega ai rapporti sindacali, Marco Fontanari, la responsabile dell’Ufficio relazioni sindacali e lavoro Giannina Montaruli, il consulente l’avv. Ivan Albertie il mediatore provinciale Marco Giovannacci

 

Gli accordi

La firma di questa mattina è l’esito di un lavoro durato oltre un anno e mezzo e riguarderà circa 40 mila lavoratori e 20 mila aziende del Trentino che operano nel mondo del commercio al dettaglio, all’ingrosso, nella distribuzione e nei servizi.

Il primo accordo crea le condizioni per l’applicazione della detassazione (al 10%) alle aziende che erogano premi di produttività, che potranno essere erogati ai lavoratori – al raggiungimento di una serie di obiettivi individuati attraverso indicatori di performance aziendale – anche sotto forma di buoni welfare. Confcommercio Trentino ha già aderito alla piattaforma di welfare aziendale Tre Cuoriche consente un utilizzo virtuoso dell’intero sistema, anche a favore del territorio.

Il secondo accordo consentirà alle imprese che operano nei comuni a prevalente economia turistica (quelli individuati già nella legge provinciale che disciplina le attività commerciali, la cosiddetta “Legge Olivi” n. 17/2010) di superare le limitazioni previste dal Decreto Dignità sui contratti a tempo determinato, dando la possibilità alle imprese di poter riattivare contratti a termine con lavoratori con cui hanno già avuto esperienza nelle precedenti stagioni; è prevista un’indennità di stagionalità pari al 6% sulla retribuzione oraria del lavoratore. 

Il terzo è un accordo territoriale, di secondo livello, prevede un elemento premiante per i lavoratori in ragione del loro indice di presenza in azienda che può arrivare fino a 250 euro lordi all’anno e si applica per i tassi di assenza inferiori al 20%. L’accordo prevede inoltre la maggiorazione per domeniche e le festività (8 e 26) di dicembre con un 30% che si somma all’altro 30% già previsto dalla contrattazione nazionale.

«Si tratta – spiega il presidente Giovanni Bort nel corso della conferenza stampa – di un passo significativo nei rapporti tra imprese e sindacati, che mi auguro possa proseguire e portare altri buoni frutti. Esprimo senz’altro la soddisfazione di Confcommercio Trentino per questi accordi che mirano a rafforzare l’economia trentina nel suo complesso».

 

«Dopo molti anni di assenza – commenta il vicepresidente Marco Fontanari con delega ai rapporti sindacali – oggi abbiamo siglato questa intesa che ha comportato diversi mesi di lavoro ma che, alla fine, ci ha permesso di ottenere un risultato significativo. Sono presenti elementi incentivanti che mirano a dare il giusto peso ad un contesto aziendale sano e orientato alla crescita. Siamo certi che a scrivere le sorti di un’impresa è sì l’imprenditore ma l’apporto dei collaboratori è decisivo. Ci auguriamo che questa stagione di rapporti sindacali possa proseguire, magari anche in direzione di una rivisitazione del costo del lavoro: il cuneo fiscale in Italia è eccessivamente elevato e si traduce in un costo del lavoro altissimo per le aziende che non ha corrispondenza nel salario netto del lavoratore. Riducendolo riusciremo ad immettere nell’economia nuove e maggiori risorse per avviare un ciclo di crescita positivo».

«Altri ambiti di intervento – ha sottolineato Giannina Montaruli – importanti, previsti dall’accordo di 2°, livello riguardano la formazione continua e l’alternanza scuola-lavoro. Come Confcommercio Trentino crediamo molto nella sensibilizzazione verso questi temi: con la firma di oggi avremo la possibilità di promuovere congiuntamente il posizionamento delle risorse disponibili dei fondi paritetici per realizzare interventi formativi diversificati e maggiormente rispondenti alle esigenze di lavoratori e imprenditori e di portare avanti la diffusione di una cultura di maggiore dialogo tra imprese e scuole, valorizzando le buone prassi anche attraverso l’istituzione anche del marchio “Azienda formativa”».

 

 

Scarica il testo degli accordi (riservato agli associati)