Una serata nel cuore del centro storico di Trento organizzata dalla ProLoco Centro Storico Trento, nella splendida cornice di piazza Duomo e tra i palazzi affrescati rinascimentali di via Belenzani, animata e allietata da una cena tradizionale trentina preparata da oltre 180 volontari che riporta indietro nel tempo tra antichi sapori e atmosfere medievali.
La manifestazione, che si svolgerà sabato 11 giugno (in caso di maltempo domenica 12 giugno, torna con la terza attesissima nuova edizione e avrà come proposta principale un banchetto che animerà il centro cittadino a partire dalle ore 18,30 (servizio cena alle 19,30), con i sapori tipici della tradizione del nostro territorio (Pantrentino, lucanica trentina, speck, Spressa delle Giudicarie, Trentingrana, gulash, polenta, cavolo capuccio e torta de fregoloti).
"Vogliamo far conoscere ai consumatori, cittadini e turisti - spiega il Presidente dell'Associazione Panificatori di Trento, Emanuele Bonafini - l’importanza del pane fresco, quello che i panificatori trentini producono quotidianamente nei loro laboratori. Un’attività che avviene di notte e che, con questo evento, possiamo far conoscere alla città ed ai consumatori. C’è poi il tema importante della riscoperta delle materie prime, che i nostri panificatori stanno cominciando ad utilizzare con sempre maggiore frequenza, e la possibilità di far assaggiare un pane fresco, di qualità, senza l’impiego di ingredienti che alterino la genuinità e la fragranza del prodotto."
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Chi vuole partecipare può acquistare il biglietto presso la sede della ProLoco Centro Storico Trento, in via Bronzetti 21, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00, e il mercoledì fino le 22:00, oppure ON-LINE SULLA PIATTAFORMA BILLETTO.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la Segreteria della Proloco Centro Storico Trento:
email: eventi@prolocotrento.it
email: segreteria@prolocotrento.it
telefono: 340 3704547
Pantrentino
Un autentico prodotto trentino a filiera corta
La ricetta di questa nuova tipologia di pane, originale e caratteristico del nostro territorio, con cereali e materie prime provenienti da produzioni agricole locali, nasce dalla ricerca delle tradizioni trentine e dall’impegno dei Maestri Artigiani Panificatori dell’Associazione Panificatori della provincia di Trento, in collaborazione con la Scuola di Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto.
È realizzata con farina di semi integrale, ottenuta da grano coltivato in trentino, macinato a pietra, e panificato con il lievito madre che gli conferisce aromi e profumi caratteristici dei prodotti a lievitazione naturale.
Nata da selezionate coltivazioni alpine tradizionali, la farina di grano trentino dona al Pantrentino sapore e profumi autentici che mantengono intatta la genuinità di ogni singolo chicco. Caratteristica di questa farina rustica semi integrale, infatti, è la macinazione a pietra che consente di utilizzare il chicco di grano in tutte le sue parti nobili, compresi il germe e la crusca. Si tratta di un prodotto panario con “alveolature” piuttosto piccole, una buona colorazione, profumi molto marcati e gustosi sapori. Sono presenti note di cereale tostato, di vegetale cotto ed è perfetto in abbinamento a salumi e a formaggi morbidi di malga.
Torta de fregolòti
Un dolce tipico della tradizione di montagna
La torta de fregoloti è un dolce tipico tradizionale del Trentino Alto Adige e più propriamente della provincia di Trento. Si tratta di una ricetta di antica tradizione, originariamente composta da ingredienti poveri e poi arricchita con mandorle grezze.
Un dolce estremamente piacevole al gusto, dal profumo delicato, composto da farina di grano tenero, zucchero, tuorli d’uova, mandorle, panna fresca e burro. Prima di essere cotto viene cosparso da “fregoloti” ovvero grossi grumi di pasta. Per prepararlo bisogna “fregolar” con tutte e due le mani gli ingredienti fino ad ottenere delle fregole ovvero dei grandi grumi. Friabile e croccante allo stesso modo, profumato con la grappa, ha un profumo intenso di burro di malga e non va tagliata ma spezzettata con le mani. Decorato con mandorle grezze e spolverata di zucchero a velo.