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Nota di approfondimento di Confcommercio Nazionale - febbraio 2022

Una riflessione sul caro energia

Gli aumenti dei prezzi, le cause e l'impatto sulle imprese del terziario

09/02/2022 da Ufficio stampa

Gli aumenti dei prezzi delle commodities

Gli straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell'energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2.

In particolare, il prezzo spot del gas naturale è aumentato, da gennaio a dicembre dello scorso anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 €/tCO2).

La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso, che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili).

Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa. Secondo l’Arera, con riferimento al primo trimestre 2022, “i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un'inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 €/MWh e per l'energia elettrica intorno ai 300 €/MWh”.

 

Le cause

Temperature inferiori alle medie stagionali nell'ultimo trimestre del 2021 hanno alimentato la domanda di gas naturale per riscaldamento.

Anche la domanda di gas naturale per uso termoelettrico è stata particolarmente vivace in alcuni paesi europei, sia per far fronte alla ridotta produzione delle fonti rinnovabili (soprattutto di quella eolica), sia per compensare la minore disponibilità di capacità nucleare.

L'offerta di gas naturale ha, quindi, stentato a tenere il passo della domanda.

Le forniture dalla Russia, nonostante gli alti prezzi degli hub europei, non sono aumentate oltre quanto previsto dagli obblighi contrattuali. Inoltre, le aspettative sull'entrata in operatività, in tempi brevi, del nuovo gasdotto Nord Stream 2 sono andate deluse dopo la sospensione del processo di certificazione del gestore del gasdotto adottata dal regolatore tedesco.

Le recenti tensioni geopolitiche intorno all'Ucraina accrescono le incertezze nei mercati.
Gli stoccaggi europei, inoltre, sono attestati su livelli storicamente bassi e dovrebbero chiudere

l'anno con giacenze pari al 50% della capacità.

 

L’impatto sulle imprese del terziario

Le ultime rilevazioni di Confcommercio con Nomisma energia del 31 gennaio 2022 sui prezzi medi nazionali delle forniture di elettricità e gas naturale evidenziano come la crescita dei prezzi registrata fra settembre 2021 e gennaio 2022 abbia colpito particolarmente il settore del terziario di mercato.

In particolare, alberghi, ristoranti e distribuzione, ossia le utenze caratterizzate dai consumi più elevati, hanno accusato gli incrementi percentuali di spesa più forti.

Stime di Confcommercio evidenziano che le imprese del terziario di mercato nel 2022, nonostante le misure di contenimento già adottate dal Governo, dovranno sostenere un aumento della bolletta energetica con una spesa complessiva per gas ed elettricità che passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi (+76%).

D'altra parte alla crescita dei prezzi del gas naturale si è affiancata quella delle quotazioni del petrolio (con +60% in un anno), con pesanti impatti sui prezzi dei carburanti, che colpiscono, innanzitutto, le imprese di trasporto e logistica.

Per il settore dell'autotrasporto il maggior costo complessivo generato dagli aumenti registrati del prezzo del gasolio ammonta, su base annuale, a 7 miliardi di euro.

 

Le riforme necessarie

In estrema sintesi, in seguito, gli interventi che, ad avviso di Confcommercio, potrebbero essere assunti per ridurre e, possibilmente, stabilizzare i prezzi dell’energia.

 

A breve termine

  • Provvedere alla sterilizzazione di una parte degli oneri di sistema, valutando un prossimo riordino complessivo della disciplina delle varie componenti degli stessi oneri e delle altre voci in bolletta.

  • Riformare la fiscalità afferente alle bollette energetiche, prevedendo una riduzione strutturale dell'imposta sul valore aggiunto e delle accise, eliminando anche l'applicazione dell'Iva sulle accise.

  • Rendere strutturale l’utilizzo del maggior gettito derivante dalla vendita all'asta delle quote di anidride carbonica per calmierare i prezzi delle bollette e valutando anche altre soluzioni una tantum, come quella della compartecipazione dei produttori di energia che stanno realizzando extraprofitti.

  • Accelerare il tasso d'installazione delle fonti rinnovabili e delle infrastrutture necessarie per la decarbonizzazione, attraverso la semplificazione dei procedimenti autorizzativi nonché mediante nuovi incentivi con programmazione di lungo termine, coperti, almeno parzialmente, dal PNRR e da proventi delle aste ETS.

  • Attivare la leva fiscale per ridurre l’impatto del caro carburanti su tutta la filiera del trasporto e della logistica e, attraverso di essa, sull’intera economia.

  • Promuovere l’intermodalità nel settore dei trasporti, nell’ottica della maggiore efficienza energetica e della sostenibilità, rendendo strutturali gli attuali incentivi per il trasporto combinato marittimo e ferroviario.

 

A medio termine

  • Avviare una riforma organica delle modalità di finanziamento e riscossione degli oneri generali del sistema elettrico, valutando la via del loro trasferimento in fiscalità generale.

  • Ridurre la dipendenza dall’estero del nostro Paese:

    1. valorizzando la produzione di gas naturale nazionale ed aumentando l’estrazione di gas

      dai giacimenti italiani già esistenti;

    2. diversificando le fonti di approvvigionamento;

    3. rafforzando la sicurezza e la resilienza del sistema energetico;

    4. potenziando gli investimenti nelle energie rinnovabili, nelle ristrutturazioni e

      nell'efficienza energetica e velocizzando le aste e le procedure di autorizzazione delle

      rinnovabili;

    5. indirizzando gli investimenti nello sviluppo della capacità di stoccaggio dell'energia,

      anche mediante batterie e idrogeno;

    6. rafforzando il ruolo dei consumatori nel mercato dell'energia, facilitando la scelta e il

      cambio di fornitore, la produzione della propria energia elettrica e la partecipazione a

      una comunità energetica.

  • Promuovere una revisione delle regole del mercato elettrico da sviluppare su base europea,

    per consentire ai consumatori di beneficiare degli investimenti e dei minori costi dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. A tal fine, occorrerà:

    1. incoraggiare la stipula di accordi di acquisto di energia rinnovabile a lungo termine;

    2. favorire la cooperazione internazionale sulla fornitura, il trasporto e il consumo di gas

      naturale, promuovendo accordi con i principali Paesi produttori e consumatori di gas

      naturale.

  • Promuovere la modifica di alcune disposizioni contenute nel pacchetto europeo “Fit for

    55”, perseguendo gli obiettivi climatici tenendo sempre insieme innovazione tecnologica,

    rispetto dell’ambiente, benefici occupazionali ed economici per cittadini e imprese.

  • Avviare una discussione sul nucleare di quarta generazione: un nucleare diverso, in grado di avviare l’industrializzazione del processo di fusione a confinamento magnetico, una strada

    che può portare a una fonte energetica pulita, sicura e virtualmente inesauribile.

 

Osservatorio Confcommercio sull'Energia (OCEN)

Comprendere le dinamiche dei mercati dell’elettricità e del gas naturale, prevederne gli andamenti ed ipotizzare i possibili incrementi dei prezzi di materie prime e tariffe sono priorità per Confcommercio. Per questi motivi, verrà istituito, in collaborazione con Nomisma Energia, un nuovo Osservatorio sull’energia (OCEN), che si occuperà di svolgere, con cadenza trimestrale:

  1. la comparazione dei prezzi dell’elettricità e del gas praticati sul mercato libero e sul tutelato per alcune categorie di consumo rappresentative del terziario di mercato;

  2. il monitoraggio degli effetti delle variazioni delle tariffe di energia elettrica e gas, con evidenza sia degli effetti sulla spesa annuale delle famiglie sia sui costi delle imprese;

  3. l’analisi delle variazioni dei prezzi dei carburanti, con valutazione degli impatti sui costi di un’azienda rappresentativa dell’autotrasporto e del settore nel complesso.

 

Allegati

 

Executive summary

Riflessione