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Villaggiodelgusto.com: interviene Francesco Armanini, presidente dell'associazione

La controreplica a Modena di Armanini

30/12/2017

Condivido con voi la mia presa di posizione nei confronti dell’uscita sui giornali di Carlo Modena riguardo al villaggio. È una risposta che fotografa lo stato di fatto delle cose senza mistificazioni o altro. Spero venga letta in modo costruttivo.
Francesco.


Vorrei fare qualche considerazione in relazione alle infelici esternazioni del Presidente della Proriva Carlo Modena. Innanzitutto si inizia a capire il perché di tutte le difficoltà vissute in questi mesi. Infatti infiniti sono stati i tentativi di concertazione e scambi di opinioni, spesso tesi, fra l'associazione Villaggio del gusto.com e Proloco; Il motivo è semplice e lo dichiara lo stesso Modena nel virgolettato, riferendosi ad un'offerta quasi troppo qualificata e alludendo a considerare proposte qualitativamente inferiori: il nostro interlocutore era il primo a non credere nel progetto che invece puntava alle eccellenze del territorio.


Vorrei soffermarmi solo marginalmente sulle opinioni del Signor Modena, perché credo ne abbiano fatto un ottima disanima i presidenti di categoria ristoratori e pubblici esercizi Flavio Biondo e Vasco Bresciani nel comunicato stampa emanato mercoledì scorso, quindi non vedo molto da aggiungere se non specificare alcuni dettagli fondamentali che vanno a coinvolgere l'organizzazione in generale.

Se facciamo brevemente due conti, su un bilancio di offerta Natalizia di circa 130 mila euro messi in campo da Comune di Riva, Consorzio Riva in Centro e Garda Trentino (Cifre da verificare) il costo del villaggio per le casse comunali è pari a zero euro, al netto dell’investimento fatto sull’acquisto di alcune casette, che peraltro vengono utilizzate e quindi ammortizzate in altre decine di manifestazioni durante l’anno, e quindi non sono di esclusivo utilizzo del Villaggio del Gusto. Anzi, entrando nello specifico, le casette versano circa 14.000 mila euro totali di tassa di occupazione suolo pubblico (cifra comunicataci da Proloco) e la Tassa rifiuti. Ognuno dei 23 operatori partecipanti versa a Proloco 2000 euro più Iva, inoltre siamo riusciti vista l'impostazione data al villaggio ad avere una sponsorizzazione da parte dell’Istituto Trento Doc di 5000 euro circa. Quindi sono stati messi in campo da soggetti privati per valorizzare l’offerta turistica rivana 51.000 euro che entrano nelle casse di Proloco.

Cosa abbiamo avuto in cambio? Di sicuro e lo dico con amarezza, poco o nulla se non l’allacciamento e l’utilizzo della corrente elettrica. Con un budget di tutto rispetto ci si aspettavano animazione, luci, eventi, programmazione.. Invece, alla misera animazione messa in campo, addirittura è stato VIETATO l’ingresso al Villaggio del Gusto, e ha  potuto esibirsi solo nella parte alta della città. A detta degli stessi artisti, è stata una scelta più che infelice : lo scopo delle animazioni doveva essere ravvivare l’intera città, accompagnando e creando unione tra le vie della città ed il Villaggio del Gusto! Si sarebbe dovuto creare sistema, prodotto turistico. Uso il condizionale.. si sarebbe ... perché purtroppo è mancata una regia forte e di conseguenza è mancata condivisione e unità di offerta oltre che d’intenti.


Ne è esempio lampante il fatto che i gestori delle casette si stiano “autotassando” per far si che la sera dell'ultimo dell’anno ci possa essere animazione musicale in piazza pagandosi musica dj e service; cosa che per una cittadina come Riva del Garda mi pare scontato dovrebbe essere in programma già da tempo. Non è possibile che un offerta composta da  Casa di Babbo Natale, Villaggio di Gusto in Gusto, luminarie e  animazione viaggino su quattro strade diverse e non interagiscano fra loro. O quanto meno non riescano ad interagire tra loro a causa delle solite  manie di protagonismo, dei soliti egoismi, o di impostazioni organizzative errate. Non è possibile che si decida il programma Natale Rivano all'inizio di dicembre quando tutta l’altra offerta Natalizia dell’Alto Garda e Ledro è già in promozione da primavera inoltrata. Secondo noi c'è bisogno di programmazione e non di improvvisazione. Questo porta a uno spreco  di risorse incredibile ed è segno di mancanza dì professionalità.


Ricordiamo che il Villaggio rimane aperto dal 2 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 per un totale di 28 giorni lavorativi dalle 11 del mattino fino alle 19 o 20 della sera. Questo comporta oltre all'impegno personale di ogni gestore , il dare lavoro a più di 40 persone. Di sicuro un plauso va a tutti gli impiegati degli  uffici preposti ( Comunali, Proloco ecc.. ) che si sono trovati sempre a risolvere problematiche sorte all’ultimo secondo a causa di questo modo di gestire. Speriamo solo che il Villaggio di Gusto in Gusto non debba chiudere i battenti a Riva del Garda, sarebbe un fallimento per la città stessa oltre che per chi ha causato e   lo ha condotto verso  questa ipotesi che non voglio nemmeno immaginare. Ci si aspetterebbe una collaborazione diversa tra gli operatori economici che rappresento e le altre realtà che operano attivamente sul territorio in questo progetto, invece ogni scelta e ogni decisione è subita da chi è attivo e ci mette la faccia, al di la di qualche "contentino" concesso più per calmare le acque che altro.
 
Francesco Armanini
Presidente Associazione Villaggiodelgusto.com