di: Mattia Vergerio - Amazon specialist di Scuola Ecommerce

Amazon è la Ferrari del commercio online. All’interno si possono trovare tantissimi prodotti venduti da venditori terzi (rivenditori o Brand esterni ad Amazon) e prodotti private Label a marchio Amazon. È una potentissima macchina ideata per soddisfare al meglio gli utenti in cerca di qualsiasi genere di prodotti. Esistono diversi motivi per cui i clienti continuano ad aumentare le proprie spese su Amazon, vi è un eccellente servizio clienti, prezzi competitivi, spedizioni veloci e un’ampia selezione di articoli di ogni genere. Ma perché funzioni tutto ciò, gli impiegati di Amazon si devono coordinare con i vari processi automatizzati all’interno dei grandi centri logistici e i venditori devono rispettare tutte le policy della piattaforma oltre che quelle legali.

Ma andiamo con ordine, quali sono gli step che si susseguono dopo che un cliente decide di aggiungere al carrello dei prodotti e quindi acquistarli? 
Subito dopo l’acquisto, viene registrato l’ordine e inviata una notifica all’account del venditore interessato. 
Occorre differenziare se il venditore da cui si acquista il prodotto ha depositato i suoi prodotti all’interno del magazzino Amazon (FBA) o spedisce lui e quindi sfrutta la sua logistica personale (FBM). 

Il venditore che si affida alla logistica di Amazon delega completamente l’operatività della gestione e della spedizione (pagando le rispettive commissioni ad Amazon). Quindi dovrà solamente essere pronto a rispondere ad eventuali problematiche dei suoi clienti e promuovere internamente o esternamente alla piattaforma i prodotti da lui venduti. I prodotti già in logistica di Amazon sono immagazzinati in base ad algoritmi che ne prevedono la tipologia e il possibile numero di vendite così da essere posizionati più vicini o meno ai nastri trasportatori o essere trasferiti in parte in magazzini esteri per essere venduti su altri marketplace. 

Quindi una volta ordinato un prodotto, questo viene trasportato sui nastri all’interno del magazzino, impacchettato da un operatore e immesso su un furgone di consegna, un procedimento che richiede pochi minuti e di completa gestione di Amazon.
Nel mentre, la parte tecnologica di Amazon fa di tutto per proteggere le informazioni dei clienti e per monitorare le loro abitudini di acquisto.
Il venditore che invece usufruisce della logistica propria deve accettare ed evadere l’ordine personalmente, occupandosi della parte operativa di impacchettamento e spedizione tramite corriere.

Gli algoritmi che regolano il funzionamento di Amazon (sia nei magazzini, sia nel sito) sono ciò che fa realmente la differenza rispetto a tanti altri ecommerce generalisti. E’ grazie a quel tipo di calcoli automatici che viene garantita la velocità del servizio e la funzionalità dell’intera macchina.

Quanto tempo passerà affinchè ti arrivi il prodotto acquistato? Ciò dipenderà da te (se sei un cliente Prime o meno) ma anche dal tipo di venditore da cui acquisti (FBA o FBM). Qualora non dovessi essere soddisfatto dell’acquisto, avrai 30 giorni di tempo per fare il reso gratuito e ricevere il rimborso secondo le indicazione di Amazon.

Un funzionamento, quello di Amazon, incentrato in maniera ossessiva sulla soddisfazione del cliente finale, una strategia che negli anni si è dimostrata ottimale e ha coinvolto sempre più utenti.

10 ASPETTI DA CONOSCERE DI AMAZON

Milioni di persone nel mondo acquistano ogni giorno prodotti su Amazon, l’ecommerce più famoso e di maggior valore sul nostro pianeta, ma pochi conoscono il dietro le quinte di questo colosso.
Che tu sia un semplice acquirente o un venditore di terze parti su Amazon poco importa, potrebbe ugualmente sorprenderti venire a conoscenza di queste 10 cose da sapere su Amazon.
 

1. Il fondatore lavorava in una società di investimento

Avrai sicuramente sentito parlare di Jeff Bezos, attualmente l’uomo più ricco al mondo e fondatore di Amazon.com. Lui lasciò il suo precedente impiego nella società di investimento D.E Shaw nel 1994 per avviare Amazon, solo pochi mesi prima di ricevere un bonus programmato e garantito di svariati milioni di dollari. Aveva individuato dei tassi di crescita sbalorditivi del commercio elettronico e non voleva perdere tempo nell’iniziare il suo progetto. Non voleva avere quel rimpianto di non provarci. Avresti mai avuto il suo coraggio? 
 

2. Amazon.com prima era Cadabra.com

Prima che diventasse Amazon.com, alle origini l’ecommerce si poteva trovare all’indirizzo cadabra.com. Inizialmente Bezos voleva chiamare la sua nuova azienda "Cadabra", facendo riferimento alla famosa formula magica "abracadabra". Il suo avvocato gli fece però notare che la pronuncia della parola “cadabra” assomigliava alla pronuncia di "cadaver”, cioè “cadavere” in inglese e dunque avrebbe potuto stimolare effetti negativi sui clienti. Sappiamo quanto sia importante il nominativo di un Brand affinchè possa rimanere impresso nelle menti delle persone in maniera proficua.
In secondo luogo Bezos considerò anche il nome "Relentless.com" (significato: implacabile). Il dominio di questo sito è ancora di proprietà di Amazon infatti provando a visitare “relentless.com” verrete reindirizzati su Amazon.com, curioso vero? 
 

3.  Il significato del logo di Amazon

L’attuale logo di Amazon che conoscete tutti esiste dal 2000. Il “sorriso” arancione in basso è una freccia che va dalla “a” alla “z” del nome “Amazon”. Ciò ha un duplice significato, il primo è la soddisfazione del cliente (il sorriso vero e proprio), mentre il secondo è la numerosità dei prodotti, indicherebbe il fatto che su Amazon.com sono presenti tutti i prodotti che ogni cliente desidera, dalla a alla z appunto.
 

4.  Grazie ad Amazon i clienti possono supportare delle organizzazioni benefiche

Al momento solo in USA esiste AmazonSmile. Si tratta di un progetto di beneficenza. Acquistando qualsiasi prodotto Amazon su “smile.amazon.com” potrai decidere di donare lo 0,5% del prezzo di acquisto alla tua organizzazione di beneficenza preferita. Al momento sono già stati donati $183 milioni.
 

5.  Amazon ha un enorme esercito di robot

Amazon utilizza più di 45.000 robot nei suoi centri logistici, tutti realizzati da Kiva Systems, azienda di proprietà di Amazon stessa.
 

6.  Amazon ha anche un enorme capitale umano

Magazzinieri, drivers, impiegati, responsabili e tante altre figure professionali ruotano intorno ad Amazon. Il gruppo conta oltre 600.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui circa 100.000 in Europa e 9.000 solo in Italia ed è in continua espansione.
 

7.  Purtroppo il lavoro degli impiegati di magazzino è molto duro

Lavorare per Amazon come impiegato di magazzino è molto duro. Bisogna sopportare ritmi elevati (dipende dai periodi) e rimanere sempre lucidi per eseguire tutti i passaggi nel modo corretto. Ecco perché il turnover per questi ruoli è elevato.
 

8.  Amazon spende di più in pubblicità di 5 dei suoi principali rivali insieme

Amazon spende tantissime risorse economiche in pubblicità. Nel 2019 la società ha speso $11 miliardi in marketing. Più di quanto abbiano speso Wal-Mart Stores, Target, Best Buy, Home Depot e Kroger messi insieme, i suoi 5 principali rivali in USA.
 

9.  L’obiettivo di Amazon è continuare ad aumentare i clienti Prime

Per fronteggiare le ingenti spese relative al marketing e alla Logistica di Amazon, il colosso deve aumentare sempre più la sua base di abbonati a Prime, che al momento conta circa 150 milioni di clienti in tutto il mondo.
Questo perché è stato stimato che gli abbonati prime spendano annualmente di più rispetto ai non abbonati.
 

10.  Amazon è l’azienda che vale di più al mondo

Dopo anni di continua crescita e dopo aver superato i $3000 per azione in Borsa, il marchio Amazon è in assoluto il più di valore sul mercato. Si stima che valga $415,9 miliardi, più di Apple, Microsoft e Google.

Queste erano le 10 cose da sapere su Amazon per essere consapevoli di ciò che ruota intorno a questo colosso del commercio online e delle sue potenzialità. Conoscevi già alcuni di questi 10 punti?