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Bando qualità in Trentino: commercio e servizi

Contributi a fondo perduto per investimenti volti all’avvio di nuove attività, realizzazione di nuovi spazi, riqualificazione, abbellimento di spazi esistenti, o riconversione dell'attività a favore di imprese del settore del commercio e dei servizi. Risorse disponibili pari a 5 milioni di euro

21/10/2020 da Ufficio stampa

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono beneficiare degli incentivi di cui al presente bando le seguenti imprese: commercio al dettaglio, attività dei servizi di ristorazione e attività di servizi alla persona, puntualmente individuate secondo i codici ATECO (e loro sottoarticolazioni) indicati nell’allegato A, escluse le attività esercitate nell’ambito di imprese agricole.
Le predette imprese devono essere piccole o medie imprese, iscritte nel Registro delle imprese della provincia di Trento, avere un’unità operativa sul territorio provinciale e non essere sottoposte a procedure concorsuali, o (per i contributi in regime di esenzione) non essere considerate in difficoltà secondo la normativa comunitaria.


INIZIATIVE AMMISSIBILI

Il bando agevola i seguenti investimenti fissi:

a) interventi volti all’avvio di nuove attività e alla realizzazione di nuovi spazi funzionali ad attività esistenti anche attraverso acquisizione con ristrutturazione (ad es. acquisizione e realizzazione di nuovi locali, ampliamenti, spazi esterni o plateatici funzionali ed integrativi delle attività esistenti);

(Limite Minimo 50.000,00 e Limite Massimo 600.000,00)

b) interventi di riqualificazione, ammodernamento e abbellimento degli spazi esistenti con la loro riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo (ad es. interventi di rifacimento e ammodernamento di sale, plateatici, bar, servizi igienici, cucine, insegne, spazi esterni; rifacimento e riqualificazione delle vetrine, degli spazi interni, delle insegne,delle attrezzature funzionali all’attività e dei magazzini;

(Limite Minimo 20.000,00 e Limite Massimo 600.000,00)

c) interventi di riconversione della propria attività ossia l’adeguamento, il rifacimento, la ristrutturazione o l’ampliamento degli spazi e delle strutture esistenti con il fine della sostituzione o riconversione dell’attività preesistente in una nuova tipologia o merceologia anche di diverso settore (es. da negozio di scarpe a negozio di prodotti tipici o da bar a ristorante).

(Limite Minimo 30.000,00 e Limite Massimo 300.000,00)


SPESE AMMISSIBILI

Per investimenti immobiliari: le spese per opere di tipo immobiliare (comprensive di finiture ed impianti) volte alla ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento e/o il cambio di destinazione d’uso degli immobili (di proprietà o in leasing e incluse le sistemazioni esterne) destinati alle iniziative ammissibili, oltre alle spese tecniche (es. progettazione, spese per l’acquisto di immobili).
Sono inoltre ammissibili operazione di leasing che abbiano per oggetto le spese sopra riportate.
Relativamente agli immobili in disponibilità gli investimenti di cui sopra sono ammessi per un importo fino a 300.000 euro (totale domanda).

Per investimenti mobiliari: le spese relative all’acquisto di beni mobili, arredi e attrezzature funzionali all’attività. Nella spesa ammissibile rientrano altresì gli oneri inerenti l’imballo, il trasporto, l’installazione, il collaudo, gli accessori a condizione che gli stessi siano indicati nel medesimo documento di spesa del bene acquistato.


TIPO DI CONTRIBUTO

E’ concesso un contributo in conto capitale in regime de minimis erogato in unica soluzione, nella misura del 25% oltre alle eventuali maggiorazioni spettanti; in ogni caso la misura massima di contributo non può superare il 30% o la minor misura disponibile in relazione alla capienza de minimis del soggetto richiedente.
In alternativa al contributo in regime de minimis, le piccole imprese possono richiedere la concessione di un contributo in conto capitale ai sensi del regime di esenzione, erogato in unica soluzione, pari al 17% e delle eventuali maggiorazioni spettanti; in ogni caso la misura massima di contributo non può superare il 20%.
In alternativa al contributo in regime de minimis, le medie imprese possono richiedere la concessione di un contributo in conto capitale ai sensi del regime di esenzione nella misura del 10% erogato in unica soluzione.


MAGGIORAZIONI:

- interventi nei centri storici: 5% nel caso di contributo de minimis, 3% nel caso di contributo in regime di esenzione per piccole imprese;

- interventi riguardanti esercizi nuovi o esistenti di vendita di produzioni locali (prevalente vendita di beni prodotti da aziende trentine): 5% nel caso di contributo de minimis, 3% nel caso di contributo in regime di esenzione per piccole imprese;

- interventi riguardanti attività localizzate in zone di montagna (superiori ai 400 mslm): 5% nel caso di contributo de minimis, 3% nel caso di contributo in regime di esenzione per piccole imprese;

- interventi che comportano la riapertura di esercizi (anche con diversa tipologia/merceologia) dismessi da più di 3 anni: 5% nel caso di contributo de minimis, 3% nel caso di contributo in regime di esenzione per piccole imprese;

- interventi di realizzazione di showroom o punti vendita di beni di propria produzione da parte di imprese manifatturiere (artigiane o industriali): 5% nel caso di contributo de minimis, 3% nel caso di contributo in regime di esenzione per piccole imprese.


TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda per ottenere la concessione degli incentivi previsti dal presente bando è presentata all’ente istruttore (APIAE) entro il 31 marzo 2021 mediante piattaforma informatica provinciale.
Le iniziative relative alle domande presentate sul presente bando devono essere avviate successivamente alla presentazione della richiesta, pena l'inammissibilità della domanda stessa. Limitatamente alla concessione di aiuti de minimis, le iniziative possono essere avviate non prima del 1 settembre 2020.
I contributi di cui ai presenti criteri sono concessi nei limiti delle risorse disponibili pari a 5 milioni di euro.

Le iniziative agevolate ai sensi del presente bando devono essere completate entro il 31 dicembre 2021 ed il termine ultimo per la rendicontazione è fissato al 31 marzo 2022.


OBBLIGHI DEI SOGGETTI

La concessione dei contributi comporta l'obbligo: di non alienare, cedere o comunque distogliere dalla loro destinazione i beni o i servizi per i quali i contributi sono stati concessi per le durate prestabilite nel bando.

È obbligatorio il riscatto dei beni oggetto dei contratti di leasing.


REVOCA

Il mancato rispetto dei vincoli di destinazione comporta:

  1. la revoca totale dei contributi nel caso di beni mobili o di beni immobili quando l’inadempimento avviene prima della scadenza del quinto anno;

  2. la revoca proporzionale al numero di giorni mancanti per il rispetto del termine decennale nel caso di beni immobili quando l’inadempimento avviene decorsi cinque anni.

 

Per informazioni contattare l'ufficio legislativo avv. Pontalti Alberto 0461/880325 oppure il vostro segretario di riferimento

In allegato:

Allegato A

Delibera e Bando