Il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort ha inviato una lettera al presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti per chiedergli una serie di interventi a sostegno dell'economia, pesantemente provata dagli effetti dell'allarmismo creato dalla diffusione del coronavirus nel nostro Paese.
Un allarmismo che, a prescindere dalla sua fondatezza, ha innescato una serie di conseguenze profondamente negative anche sul settore del terziario, in particolare del commercio, della nostra provincia: disdette, esercizi pubblici e negozi vuoti, prenotazioni nei ristoranti annullate... Sono solo una parte dei danni immediati che l'economia sta vivendo ai quali verosimilmente se ne aggiungeranno altri, fintantoché la situazione sarà in qualche modo rientrata.
Confcommercio Trentino ha raccolto la voce degli associati in questi giorni ed ha concretizzato una serie di proposte indirizzate alla Giunta provinciale attraverso la missiva. Il presidente Fugatti, dal canto suo, assicurando massima disponibilità, ha dichiarato in un'intervista che il modello utilizzato potrebbe essere quello di Vaia, la tempesta che mise a soqquadro il Trentino nell'ottobre 2018. Quindi una serie di provvedimenti a sostegno dell'economia, attingendo alle misure che il governo nazionale metterà in campo.
Ecco il testo completo della lettera.
Con la presente siamo a rappresentare la grave situazione che incombe sulle imprese trentine le quali, sebbene colpite, allo stato odierno, indirettamente dal punto vista sanitario ne pagano integralmente le conseguenze economiche.
Al di là e oltre i provvedimenti nazionali e provinciali di contenimento degli sviluppi del contagio e, dunque, di mera prevenzione per il nostro territorio, l’economia delle nostre piccole imprese già registra serie quanto significative contrazioni.
Le disdette delle prenotazioni alberghiere ad oggi superano il 50%: le disdette delle prenotazioni dei viaggi di istruzione incidono con un decremento del fatturato pari al 70-80%. I ristoranti registrano un calo del 100% degli eventi organizzati e del 50% della clientela individuale.
Sia le imprese alberghiere, quelle delle Agenzie di viaggio, della ristorazione che di pubblico esercizio, nonché quelle del commercio tradizionale registrano, dunque, significativi cali di fatturato con conseguenze che andranno inevitabilmente ad incidere sull’occupazione e sulla stessa sopravvivenza delle imprese del terziario trentino.
È di vitale importante che la Provincia adotti provvedimenti mirati e idonei ad evitare conseguenze dannose per la nostra economia.
Si chiede dunque di intervenire:
L’adozione delle suddette misure rappresenterebbe un primo significativo passo per garantire a coloro che già vedono compromesso il proprio fatturato, di non dover rimanere inadempienti nei confronti del fisco e degli istituti di credito;
Per tutti i suesposti motivi la scrivente chiede, con urgenza, la costituzione di un tavolo di concertazione con la Provincia volto alla tempestiva analisi della situazione nella sua evoluzione e alla conseguente adozione delle necessarie misure di sostegno all’imprenditoria trentina.