La Commissione europea questa settimana ha presentato ufficialmente la nuova strategia di transizione per le imprese europee verso la neutralità climatica e verso la leadership digitale e le relative azioni a supporto del settore industriale e delle piccole imprese. Di seguito riassunti i principali strumenti che l'Europa metterà a disposizione delle imprese nei prossimi anni per intraprendere il percorso previsto dalla nuova commissioner Ursula von der Leyen.

1. Nell’ambito della rete Enterprise Europe saranno designati dei consulenti per la sostenibilità con il compito di aiutare le PMI ad affrontare le sfide ambientali e sociali e a migliorare l’accesso alle competenze.
2. Saranno strutturati 240 poli dell’innovazione digitale che forniranno consulenza alle PMI su come integrare le innovazioni digitali nei prodotti, nei modelli di business e nei processi aziendali.
3. Il nuovo Consiglio europeo per l’innovazione (CEI o EIC) metterà a disposizione 300 milioni di € a partire dall’anno prossimo per incoraggiare innovazioni pionieristiche che permettano di conseguire gli obiettivi del Green Deal.

Di seguito le principali sfide e criticità evidenziate nell'ambito delle piccole medie imprese e le relative proposte lanciate dalla Commissione europea.

• Solo il 10% del finanziamento esterno delle PMI europee proviene dai mercati dei capitali. Per questo motivo la Commissione intende creare un Fondo specializzato nelle offerte pubbliche iniziali per le PMI, con investimenti erogati tramite un nuovo fondo pubblico-privato istituito nel quadro del programma InvestEU.

• Solo l’11% delle imprese in Europa ritiene il finanziamento tramite equity un’opzione praticabile, e solo l’1% vi ha fatto ricorso. Gli investimenti di capitale di rischio in Europa sono nettamente inferiori rispetto a quelli negli Stati Uniti, e gli esempi di scale-up sono tre volte meno numerosi. Per questo motivo la Commissione intende avviare l’iniziativa ESCALAR, un meccanismo studiato per accrescere le dimensioni dei fondi di capitale di rischio e per attrarre maggiori investimenti privati con l’obiettivo di favorire la crescita di imprese ad alto potenziale.

• Solo il 40% delle imprese dell’UE riceve i pagamenti nei termini previsti. Questa è la causa di ¼ dei fallimenti delle PMI. Per questo motivo la Commissione intende sostenere gli Stati membri nell’attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento istituendo  strumenti di controllo e di applicazione della normativa.

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