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Il governo vara il PNRR le opportunità per le imprese dei servizi

Il 27% delle risorse degli investimenti diretti è dedicato alla digitalizzazione

20/07/2021

Il Governo Draghi il 25 aprile 2021 ha trasmesso al Parlamento, che lo ha approvato a larga maggioranza, il nuovo testo del nuovo testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro e ulteriori 30,6 miliardi di risorse nazionali, che confluiscono in un apposito Fondo complementare finanziato attraverso lo scostamento di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile e autorizzato dal Parlamento, a maggioranza assoluta, nella seduta del 22 aprile u.s.. Importante, rileva l’Associazione Attività di Servizio del Trentino, il dato relativo agli investimenti diretti alla Digitalizzazione: ben il 27% delle risorse.

Il Piano, da fonte del Governo, prevede sei obiettivi o missioni:

La prima missione, è rappresentata da Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura. Per questo primo obiettivo sono destinati complessivamente 49,1 miliardi delle risorse previste.

La seconda missione guarda alla Rivoluzione Verde e alla Transizione Ecologica, per i quali stanzia complessivamente 68,6 miliardi.

La terza missione mira la miglioramento delle Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile, per i quali è previsto un impegno di 31,4 miliardi.

La quarta missione non poteva che riguardare Istruzione e Ricerca, strumenti essenziali per la crescita del Paese e per i quali sono previsti 31,9 miliardi di euro.

La quinta missione, ha come obiettivo l’Inclusione e la Coesione, con i suoi 22,5 miliardi previsti per il miglioramento degli stessi.

La sesta, ma non ultima missione, vede come obiettivo fondamentale quello della Salute con una previsione di 18,5 miliardi di euro da destinare al miglioramento de settore.

L’attenzione dell’associazione Attività di Servizio del trentino non può che concentrarsi sulla digitalizzazione dei processi di ammodernamento.

Il piano mira, infatti, a migliorare i processi di modernizzazione del Paese, ma anche a rendere competitivo il mercato in previsione di investimenti che possano rilanciare l’economia e gli investimenti.

Nel solo comprato del digitale sono 5 gli investimenti previsti:

1) transizione 4.0, sostenendo le imprese che investono per innovare i processi produttivi. L’aumento di produttività non può che portare benefici sull’indotto e sulle filiere, realizzando anche il duplice vantaggio con un incremento occupazionale. Il Piano, infatti, costituisce un’evoluzione del precedente programma Industria 4.0, introdotto nel 2017, rispetto al quale è caratterizzato da alcune modifiche: viene ampliato l’ambito delle imprese potenzialmente beneficiarie grazie alla sostituzione dell’iper-ammortamento con appositi crediti fiscali di entità variabile a seconda dell’ammontare dell’investimento, ma comunque compensabili con altri debiti fiscali e contributivi. In secondo luogo viene riconosciuto un credito non più su riferimento annuale, osservando gli investimenti effettuati in tutto il biennio 2021-2022. In ultimo viene esteso il campo degli investimenti immateriali agevolabili e l’aumento delle percentuali di credito e dell’ammontare massimo di investimenti incentivati.

2) Nuove tecnologie e impianti: la previsione di contributi per sostenere gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature per produzioni di avanguardia tecnologica consentiranno di aumentare le produzioni e pensare anche alle esportazioni dei nostri prodotti.

3) 5G: il raggiungimento di una c.d. Gigabit society non può che essere sostenuta da un percorso di semplificazione dei processi autorizzativi diretti all’estensione della rete, velocizzando così la diffusione e la capillarità sul territorio. Estremamente significativo l’incremento introdotto delle risorse destinate alla Banda ultralarga e al 5G a sostegno della necessità di creare una nuova e diffusa capacità imprenditoriale legata alle nuove tecnologie al servizio delle imprese.

4) Tecnologie satellitari ed economia spaziale: il miglioramento dei sistemi di osservazione della terra per il monitoraggio dei territori e dello spazio extra-atmosferico attraverso una maggiore consapevolezza e conoscenza della space economy.

5) Politiche industriali e commerciali a sostegno delle PMI italiane, si pone l’obiettivo del miglioramento della competitività, innovazione e potenziamento del commercio digitale, il tutto attraverso finanziamenti di progetti tesi a favorire innovazioni di processo o di prodotto. Potranno essere posti in essere studi di fattibilità riguardanti diversi momenti: dalla mera partecipazione ad eventi e fiere internazionali, fino alla fornitura di servizi di consulenza specializzata per realizzare l’internazionalizzazione ed il commercio digitale. Rilevante è, altresì, l’intervento diretto al finanziamento di progetti per l’innovazione dei processi e dei prodotti mirati a sostenere la transizione green.

Le Attività di Servizio del Trentino, sempre attente all’evoluzione degli interventi che riguardano i settore della digitalizzazione, non possono che guardare con ottimismo al domani considerato un piano di investimenti che consentirà di connettere a internet veloce oltre 8 milioni di case, aziende ed enti pubblici che rientrano nella aree meno collegate del paese, creando maggiore competitività ma che maggiore crescita socio-economia per tutto il territorio.

In ultimo, il Decreto legge 31 maggio 2021, n. 77,, cd «Semplificazioni» e discplinante la governance del PNRR nella sua PARTE II - « Disposizioni di accelerazione e snellimento delle procedure e di rafforzamento della capacità amministrativa» - è intervenuto per disciplinare i seguenti punti:

• Transizione ecologica e velocizzazione del procedimento ambientale e paesaggistico (artt. 17-37)

• Transizione digitale (artt. 38-43)

• Procedura speciale per alcuni progetti pnrr (artt. 44-46)

• Contratti pubblici (artt. 47-56).