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Le imprese del terziario si affidano a Confcommercio Trentino

Uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e di Econlab Research Network sottolinea l’importanza di avere un riferimento affidabile

24/04/2020 da Ufficio stampa

In queste settimane difficili cittadini e imprese sono sottoposti a numerosi sacrifici. In particolare le imprese del terziario si sono trovate ad affrontare una situazione assolutamente inedita e mai vista. L’Università Ca’ Foscari di Venezia con Econlab Research Network ha condotto uno studio sull’intero territorio nazionale per capire quanto e come le varie Confcommercio di tutta Italia sono state interpellate dai propri associati.

Nel rapporto – che alleghiamo in calce – emergono alcuni dati interessanti soprattutto sulla realtà trentina, confrontata con il resto d’Italia. Ad esempio, se in tutta Italia mediamente gli associati che hanno chiesto informazioni sono stati il 63%, per il Trentino la percentuale sale all’85%. Tra le richieste di chiarimento o aiuto, molte sono arrivate anche da aziende non associate: un trend comune a tutta Italia. 

Le maggiori problematicità che le imprese trentine rilevano sono l’incertezza sulla data di riapertura, il timore di non essere più in grado di riaprire o comunque di non riuscire più a recuperare il fatturato precedente la crisi. C’è inoltre preoccupazione sulle modalità di riapertura e sulla mancanza di liquidità. 

Tra gli strumenti indispensabili per le imprese ci sono la cassa integrazione in deroga, la moratoria sui mutui e la revisione/sospensione delle locazioni commerciali.

La conclusione dello studio, al di là delle differenze rilevate a livello regionale, è che in questo momento di straordinaria emergenza il ruolo delle associazioni e in particolare di Confcommercio è stato importantissimo: un soggetto affidabile e compente al quale rivolgere quesiti e richiedere suggerimenti per superare una crisi pesantissima, caotica e dall’elevata incertezza.  

 

Scarica il rapporto