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Oli vegetali esausti, attenzione ai furti

Il Conoe segnala a Confcommercio episodi di illiceità sia su superfici private che pubbliche

15/06/2021 da Ufficio stampa

Con un nota del 9 giugno 2021, inviata a Confcommercio Nazionale, il Conoe (Consorzio nazionale raccolta e trattamento oli e grassi vegetali esausti) segnala che si stanno verificando sul territorio nazionale "azioni di furto" di olio vegetale esausto sia da superfici private o loro pertinenze dei produttori (es. ristoranti, rosticcerie, panifici, laboratori di produzione, ecc.) sia da superfici comunali per la raccolta differenziata. 

La situazione è peggiorata negli ultimi anni soprattutto dopo l'entrata in vigore della normativa europea che stabilisce un valore doppio (c.d. “double counting) ai biocarburanti derivanti da rifiuti, tra cui appunto gli oli vegetali esausti, ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei di raccolta e abbattimento di CO2.

La situazione di illiceità sopra evidenziata potrebbe comportare una responsabilità o corresponsabilità nei reati ambientali anche da parte del produttore di olio vegetale esausto, oltre che una alterazione e compromissione dell’attività del tracciamento della filiera di tale tipologia di rifiuto, attività precipua del Consorzio.

Nella nota, vengono ricordate le corrette modalità per il conferimento e raccolta degli oli e grassi vegetali e animali esausti:

  • il produttore dell’olio esausto (ristoratore, panificio, rosticceria, ecc.) deve preliminarmente accertarsi che l’impresa che effettua la raccolta sia debitamente autorizzata ed iscritta all’Albo gestori ambientali per quello specifico rifiuto (codice EER 20.01.25 oli e grassi commestibili);
  • il formulario che deve accompagnare tali rifiuti deve essere debitamente e correttamente compilato; per prassi lo stesso viene frequentemente compilato dall’impresa di raccolta, ma la responsabilità ricade comunque sul produttore del rifiuto che lo sottoscrive;
  • l’impresa di raccolta dovrà provvedere a trasmettere al produttore la quarta copia del formulario datata e firmata dall’impresa di destinazione e trattamento, anch’ essa debitamente autorizzata.

Il mancato rispetto degli obblighi di cui sopra costituisce violazione amministrativa (salvo che non integri fatti più gravi) di cui sarebbe responsabile il produttore del rifiuto.

Informazioni
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio legislativo (dott.ssa Mila Bertoldi, tel. 0461/880326)