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Posta elettronica certificata e Domicilio Digitale: entro il 1° ottobre 2020 le imprese devono regolarizzarsi

L’obbligo riguarda tutte le imprese costituite in forma societaria o individuale che non hanno un indirizzo PEC attivo. Sanzioni fino a 2.064 euro

10/09/2020 da Ufficio stampa

Informiamo gli operatori interessati che entro il 1° ottobre 2020 tutte le imprese, costituite in forma societaria o individuale, già iscritte al Registro delle imprese, che non hanno ancora comunicato l’indirizzo PEC (o domicilio digitale), o il cui indirizzo PEC sia inattivo, o cancellato d’ufficio, devono regolarizzare la propria posizionecomunicando al Registro Imprese della CCIAA, territorialmente competente, il proprio indirizzo PEC. 

La comunicazione è esente dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.

È quanto prevede l'art. 37 del Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”, con l’obiettivo di semplificare e rafforzare l’utilizzo del Domicilio digitale nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione, le imprese e i professionisti. 

La nuova disposizione, modificando le precedenti norme, prevede che le imprese costituite in forma societaria e le imprese individuali al momento dell’iscrizione al Registro Imprese hanno l'obbligo di comunicare il proprio “domicilio digitale/indirizzo PEC, che di fatto diventa un prerequisito per l’iscrizione alla CCIAA. 

Qualora l'ufficio del Registro delle imprese riceva una domanda di iscrizione priva dell'indicazione del domicilio digitale/indirizzo PEC, sospenderà la pratica in attesa che sia integrata con l'informazione richiesta.

Sanzioni

La mancata comunicazione di un indirizzo PEC attivo comporta l'assegnazione d'ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria in misura raddoppiata per le società ed in misura triplicata per le imprese individuali. 

In base alle nuove disposizioni, dunque, per le società è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 206€ a 2.064€, mentre per le imprese individuali da 30€ a 1.548€

 

Attenzione! 

Si raccomanda a tutte le imprese associate di verificare che il proprio indirizzo PEC: 

1. sia stato a suo tempo comunicato al Registro Imprese,

2. sia regolarmente attivo e funzionante.

In caso contrario sarà necessario procedere alla comunicazione o eventualmente all’attivazione di un nuovo indirizzo PEC da comunicare entro il 1° ottobre 2020.